ultimissime

AUGURI SCOMODI DI DON TONINO BELLO (VESCOVO)

Natale è una festa che, per i più fortunati, significa famiglia, amicizia, allegria. Molti però vivranno questi giorni nell’angoscia della solitudine, nella paura della guerra, con l’ansia di chi è senza lavoro o sta per perderlo. Problemi, inquietudini che non possono, non devono essere trascurati, o peggio ancora dimenticati, ma vanno trasformati in preghiera, impegno, condivisione. Una “chiamata” alla responsabilità che don Tonino Bello, vescovo di Molfetta morto nel 1993, trasformò nei suoi “auguri scomodi”.

 

Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

don Tonino Bello

Potrebbe piacerti...