“Dati gli aumenti in corso, in assenza di interventi del governo avremmo un aumento del 61% per il gas; per l’elettricità del 45%, con una spesa complessiva su base annuale nel 2022 di 1.200 euro in più a famiglia. Con gli interventi per ora annunciati (3,8 miliardi) più il ripetersi di quanto fatto prima (5 miliardi) l’aumento sarà del 40% per il gas e per l’elettricità del 28% con una spesa di 770 euro in più a famiglia”.
Sono le previsioni del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, fatte tenendo conto di un consumo medio annuale di 1.400 metri cubi di gas e 2.700 kilowattora di elettricità.
La crisi energetica in atto “è anche la conseguenza dei nostri errori e in particolare della totale assenza dell’Europa. Insomma si tratta della cronaca di una morte annunciata. Non bisognava essere dei geni per capire, 6-7 mesi fa, lo tsunami che poi sarebbe arrivato. Non si è voluto capire e mettere in atto le azioni necessarie per attenuare la crisi che arrivava. Una volta accaduta si è cercato di tamponare ex post. Ora si annunceranno nuovamente prezzi dell’elettricità del gas in aumento che stanno diventando sempre più insopportabili per le famiglie e le imprese“.
Ad affermarlo è il direttore del trimestrale ‘Energia’ e del blog ‘RivistaEnergia.it’, Alberto Clò, denunciando in particolare l’assoluta inerzia dell’Ue mentre il prezzo del gas è alle stelle.