Migliaia di persone fuggono dalle zone turistiche in Australia a causa dei vasti incendi e delle previsioni di un peggioramento per i prossimi giorni. Da settembre la crisi dei roghi ha ucciso 18 persone e ha distrutto oltre 1.200 abitazioni. Almeno 17 persone restano disperse nello Stato di Victoria e New South Wales, dove le autorità hanno ordinato una maxi-evacuazione di turisti e residenti.
Per il New South Wales, in particolare, si tratta dello “sgombero più grande della storia della regione”. Lunghe code di macchine si sono formate fin dalla mattina sulle autostrade che portano verso Sydney e Canberra.
Gladys Berejiklian, premier del New South Wales, ha dichiarato uno stato di emergenza di sette giorni che consentirà evacuazioni forzate a partire da domani. Dall’inizio della stagione degli incendi a settembre, questa e’ la terza volta che uno stato di emergenza e’ stato dichiarato in questo stato, il piu’ popoloso dell’Australia. “Non prendiamo alla leggera questo tipo di decisioni, ma vogliamo assicurarci che vengano prese tutte le misure necessarie per preparare quello che potrebbe essere un sabato orribile”, ha aggiunto.
I video postati su internet mostrano un’autentica apocalisse: mezzi dei vigili del fuoco attraversare foreste infuocate, canguri e altri animali in fuga, gente che si riversa sui lidi costieri. Migliaia di persone sono rimaste bloccate nelle città devastate dal fuoco.
Navi della Marina e aerei militari sono stati schierati a fianco dei soccorritori per fornire aiuti umanitari e valutare l’entità dei danni.
TgCom24