“Lo stop alla costruzione della barriera al Brennero da parte dell’Austria è una notizia confortante: è la decisione giusta ed era l’unica che l’Ue potesse sostenere”. Lo afferma l’europarlamentare del Pd, vice capodelegazione italiana nel gruppo S&D, Isabella De Monte, commentando la scelta dell’Ue di non rilasciare a Vienna il permesso preventivo per introdurre controlli di frontiera al Brennero in deroga a quanto previsto dal trattato di Schengen.
Secondo De Monte “i muri interni all’Europa sono inaccettabili, antistorici e antieconomici, quindi bene hanno fatto il Consiglio e la Commissione Ue a definire la richiesta austriaca non compatibile con il diritto comunitario. E’ una linea più che condivisibile, sulla quale in molti ci eravamo espressi con fermezza”.
“Sui flussi migratori e il traffico di esseri umani dobbiamo mantenere alta la guardia e monitorare costantemente il territorio, garantendo rispetto delle regole e sicurezza – evidenzia De Monte – ma ciò si ottiene migliorando e potenziando la collaborazione tra Stati membri, e adottando soluzioni condivise, non certo innalzando muri interni. Siamo quindi lieti della decisione, sulla quale – conclude – certamente hanno influito la posizione espressa dal Governo italiano e da quello tedesco”.