Economia e Welfare

BELLOT (FARE!)_SIAMO NELL’ERA DELLE MERAVIGLIE TECNOLOGICHE, MA GLI AUDIO-EBOOK PER DISABILI NON SONO ANCORA RICONOSCIUTI DALLA NORMA.

Strumenti essenziali all’istruzione e all’arricchimento culturale vincolati dal più ferreo regime SIAE, solo perché hanno un formato (epub3) non ancora incluso nell’elenco delle eccezioni.

La senatrice Raffaela Bellot ha depositato una interrogazione urgente in cui chiede al Ministro dei beni e delle attività culturali di prestare attenzione e trovare in tempi brevi le adeguate soluzioni al tema degli audio-ebook destinati alla fruizione da parte di portatori di handicap, affinché godano delle agevolazioni SIAE con le stesse modalità previste per le persone diversamente abili dalla legge 633/1941.

L’iniziativa nasce da un confronto con il CILP (Centro Internazionale Libro Parlato) di Feltre, che ha espresso alla senatrice l’urgenza di un intervento in questo senso. Un grido di allarme che parte dalla vallata Feltrina ma che, se il Governo accoglierà le istanze dell’interrogazione, avrà ricadute positive per i disabili di tutta Italia.

Tema del contendere non è se il disabile abbia diritto ad agevolazioni, questo è già riconosciuto. Si tratta solo di un mero problema di formato: l’epub3, formato degli audio-ebook di ultima generazione, non è ancora compreso nell’elenco della normativa SIAE.

“La situazione è talmente semplice da capire che rende quasi imbarazzante dover sollecitare interventi in merito.
Esistono degli Audio-ebook di recentissima costituzione che risultano particolarmente efficaci nell’attività di aiuto e ausilio alle persone affette da handicap, in particolare per handicap visivi. Come lascia intuire il nome, questi Audio-ebook, consentono oltre che l’ascolto, anche la visione del testo leggibile, grazie ad un particolare formato elettronico testo-voce.

Tuttavia oggi, a questi strumenti, che ovviamente hanno un costo significativo, non è possibile applicare il diritto alla riproduzione per uso personale o l’utilizzazione al pubblico secondo i casi specifici previsti dall’articolo 71-bis del decreto legislativo n.68/2003.

Qui – specifica la tosiana Bellot- nessuno chiede di lucrare sui nuovi audio-ebook, qui si chiede che le scuole abbiano la possibilità di utilizzarli e che i portatori di handicap abbiano legalmente la possibilità di averne una copia.

Abbiamo un organo di tutela del diritto d’autore che è vecchio, a volte lento nell’adeguarsi al rapido cambiamento di supporti e stili di fruizione. E abbiamo un sistema di recepimento delle norme incapace di essere veloce e flessibile nell’adeguarsi a tempi e tecnologie.

Questo è inefficiente in assoluto e non va mai bene. Ma diventa addirittura ingiusto quando l’inefficienza viene pagata da persone la cui qualità di vita dipende dall’accesso a determinati supporti (siano di tipo medico o intellettuale).

Abbiamo chiesto al Ministro di intervenire con urgenza perché anche i materiali in formato epub3 vengano inseriti tra quelli ammessi a godere delle esenzioni alla 633/1941 e affinché tale esenzione possa essere applicata anche nei confronti dell’insegnamento nelle scuole, laddove sia verificata l’esigenza.”

Potrebbe piacerti...