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Berlusconi apre ai diritti Lgbt, Fortunato a Fitto: ‘Dichiarazioni tardive’

Ha suscitato grande curiosità la cena tenutasi a casa Berlusconi dove, oltre alla fidanzata del leader di Forza Italia, era presente Vladimir Luxuria. L’interesse è dovuto a una presumibile apertura di Silvio Berlusconi al mondo gay, apertura confermata dai racconti post cena di Luxuria.

Pare che l’ex deputata di Rifondazione Comunista abbia chiesto a Berlusconi: “Se Renzi porterà in aula una proposta di legge che si chiama Unioni civili alla tedesca, lei come si comporterà?” e Berlusconi avrebbe risposto di essere a favore, “perché preferisce un bambino cresciuto da due persone dello stesso sesso a un orfanotrofio che gli ricorda tanto i canili”. Così ha raccontato Luxuria al GR1 Rai proseguendo: “Berlusconi mi ha detto che si ispirerà a una destra meno retrograda e omofobia, più alla Cameron che alla Alfano. Quando Forza Italia è diventata Pdl, con una forte componente di persone che venivano da Comunione e Liberazione (mi ha fatto i nomi: Formigoni, Lupi e altri) ha dovuto prendere posizione nettamente contraria a qualsiasi forma di riconoscimento. Adesso si sente più libero e vuole che Fi si ispiri a quella destra meno retrograda e meno omofoba”.

Le parole di Vladimir Luxuria hanno scatenato diverse reazioni forti, tra cui quella di Raffaele Fitto che risponde: “Caro presidente Berlusconi, ti dico con affetto e lealtà quello che, credimi, pensano in tanti. Faccio solo alcuni esempi: legge di stabilità, tassa sulla casa, Irap, Tfr, dissesto idrogeologico (dopo il dramma di Genova), diritti civili, alleanze elettorali. Sogno un partito che si riunisca, discuta, faccia proposte precise e battaglie in Parlamento e nel Paese. O invece, su tutto, dobbiamo ogni giorno apprendere la ‘linea’ da retroscena, o da conoscenti, o da persone di famiglia (ovviamente con il massimo rispetto per tutti)?”.

Diverso il parere di Giovanni Fortunato, consigliere della Regione Campania, esponente di Forza Italia: “Le dichiarazioni di Fitto mi sembrano un po` tardive. E` vero che la linea di un partito andrebbe decisa  nelle sedi opportune, e non nelle cene a casa di Berlusconi, ma questo doveva valere anche in precedenza quando alle cene partecipava anche lui, compresa quella in cui si decise che sarebbe diventato ministro. Questa presa di coscienza mi sembra quindi più dettata da un interesse personale che da una effettiva voglia di trasparenza. Anche io auspico un partito in cui si discuta tutti insieme la linea, ma questo deve valere sempre e non solo quando conviene. Per quanto riguarda l’apertura di Berlusconi al mondo gay, non posso esserne che contento. Un partito liberale e riformista non puo’ arroccarsi su posizioni conservatrici, specialmente in un periodo in cui anche Papa Francesco sta mostrando segnali di apertura. Noi dovremmo avere la capacità di leggere la realtà odierna e anticipare queste aperture, non restare indietro rispetto a un mondo, Chiesa compresa, che è in continua evoluzione. I politici  dovrebbero interpretare i segnali che arrivano dalla gente e risolvere i problemi, e credo che Berlusconi voglia muoversi in tal senso. Diversa è la posizione di chi cerca solo di difendere il proprio status e teme di perdere il posto guadagnato grazie a nomine. Qui o si azzera tutto e si torna a una politica sana, o l’Italia non riparte.”

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