Si tratta letteralmente di giudicare le forme del corpo delle persone, criticandole, in particolare attraverso il web e i social network.
Una tendenza a dir poco imbarazzante e inaccettabile per chiunque si permetta di praticarlo – anche involontariamente.
Già, perché anche quei commenti che sembrano (lo sembrano?) innocui, sono in realtà body shaming e andrebbero evitati e combattuti in tutte le loro forme.
Ma quanti tatuaggi ha? Le si vede la cellulite, Non dovrebbe pubblicare foto in costume, sono solo alcuni dei giudizi più comuni.
Non è questione di criticare e basta, anche un Ti vedo dimagrita/o può diventare una sentenza giudicante e non richiesta se affermato fuori luogo o fuori contesto.
E se quella persona fosse dimagrita a causa di un periodo particolarmente difficile?
Parlando del suo aspetto esteriore non faremmo altro che ricordarle il suo cambiamento rischiando così di provocare dolore, essere poco delicati e certamente invadenti.
La tendenza di oggi è il continuo confronto con l’altro.
Ci si confronta con i modelli proposti da social e media e quello che ne risulta è che si diventa sempre più giudici spietati di se stessi e degli altri.
Quello che ci sfugge è che siamo tutti uguali.
Tutti con le stesse insicurezze e dubbi che caratterizzano l’animo umano, tutti con lo stesso grado di vergogna quando veniamo additati.
Sì, anche gli angeli di Victoria Secret.