Theresa May annuncia il rinvio del voto sull’accordo sulla Brexit.
May punta a ridefinire le condizioni per l’attuazione anche solo teorica del meccanismo del backstop sul confine irlandese, attribuendo un ruolo al Parlamento britannico in modo da dare a questo strumento “legittimità democratica”. Lo ha detto lei stessa alla Camera dei Comuni illustrando le ragioni del rinvio del voto di ratifica del suo contestato accordo sulla Brexit e i chiarimenti che spera di ottenere in nuovi colloqui con Bruxelles.
La premier ha ammesso di fronte ai Comuni che l’accordo sulla Brexit da lei sottoscritto con Bruxelles “verrebbe respinto con ampio margine” allo stato a causa dei dissensi sul tema del backstop. Ha sottolineato la rassicurazioni ricevute sul fatto che nessuno intende farlo entrare in vigore, ma ha riconosciuto che esse non bastano e che servono ulteriori chiarimenti.
Risate fragorose e urla di disapprovazione hanno accompagnato l’intervento di Theresa May ai Comuni, con qualche parlamentare che ha anche chiesto a gran voce le dimissioni della premier. Più di una volta, durante l’intervento, lo speaker della Camera, John Bercow, ha dovuto richiamare all’ordine i deputati pregandoli di “dare la possibilità” al primo ministro di “farsi ascoltare”.
May ha detto che intende recarsi a Bruxelles prima del vertice Ue di giovedì prossimo, 13 dicembre, per discutere con i leader europei e la Commissione alcuni cambiamenti all’intesa sulla Brexit.