Una Brexit senza accordo è lo scenario sempre più verosimile e l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue il 12 aprile si fa sempre più reale, in quanto per un’estensione lunga Londra deve partecipare alle elezioni europee ma non c’è almeno finora la volontà politica. Per questo è molto probabile un vertice Ue il 10 o 11 aprile per dare un segnale politico, anche se Bruxelles è pronta a una hard Brexit. E’ quanto si apprende da fonti Ue dopo la riunione odierna degli ambasciatori dei 27 dedicata all’articolo 50.
Gli ambasciatori dei 27, pur riconoscendo che le 4 opzioni valutate all’ultime vertice Ue sono ancora tutte sul tavolo – accordo, revoca, estensione, no deal – ritengono alla luce degli ultimi sviluppi a Londra che i primi due siano i meno probabili e non necessitino da parte Ue nessuna preparazione supplementare. Le ultime due opzioni, invece, richiedono un intervento Ue: sia in caso di estensione che di no deal, quindi, per i 27 si renderebbe necessario un nuovo vertice a Bruxelles.
La data non è ancora stata fissata, ma alla luce del calendario i due giorni più probabili sono il 10 o l’11 aprile, in quanto il 9 è già in programma il summit bilaterale con la Cina, l’8 è troppo presto vista la mancanza di chiarezza a Londra, e il 12 sarebbe troppo tardi, essendo il giorno di scadenza della Brexit, in caso di non approvazione dell’accordo da parte del parlamento britannico. L’opzione dell’estensione lunga è vista come difficile, spiegano le fonti, in quanto i 27 non transigono sulla partecipazione della Gran Bretagna alle elezioni europee, ritenuta una ‘conditio sine qua non’ non negoziabile, ma Londra – almeno finora – non ne ha mostrato alcuna intenzione