Oltre cinque milioni e mezzo di visualizzazioni per il video di Brittany Maynard, giovane e bella ventinovenne statunitense che si batte con coraggio e determinazione per ottenere quello che per lei è diventato un diritto irrinunciabile: il diritto di morire serenamente e senza sofferenze, di morire con dignità.
Brittany ha scoperto di avere un cancro al cervello a gennaio del 2014, a pochi mesi dal suo matrimonio. All’epoca lei e il marito stavano provando ad avere un figlio, ma contemporaneamente la giovane sposa cominciava a soffrire di forti mal di testa. Quando si è sottoposta alle visite mediche le è stato diagnosticato un glioblastoma, per il quale è stata subito sottoposta a un ciclo di cure. In marzo pero`, nei successivi controlli, Brittany ha appreso che il suo male era peggiorato: le restavano 6 mesi di vita, non c’erano più cure possibili, e prima di morire avrebbe dovuto sopportare atroci sofferenze e una perdita progressiva delle sue capacità intellettive.
Ma Brittany è una ragazza così piena di vita da non accettare che il destino le abbia riservato una fine così poco dignitosa. Quindi, visto che in California non esiste una legge che permette una morte compassionevole, si trasferisce con la sua famiglia in Oregon, uno dei cinque Stati che in USA permettono l’eutanasia.
Decide inoltre di passare il tempo che le resta con le persone che ama, facendo tutte le cose che le piacciono di più: viaggia e vive avventure. Ma non basta.
Intraprende una battaglia per promuovere la causa, perché vuole che tutte le persone del mondo possano avere presto garantiti gli stessi diritti che lei si è procurata dovendo però lasciare i luoghi dove era vissuta prima.
Collabora con il gruppo “Compassion and Choises” che si batte da anni, e che nel 1996 ha contribuito a stendere il testo della legge in vigore in Oregon, difendendola fino ad arrivare alla Corte Suprema. Apre un sito web , dove si può inviarle una card di supporto, e racconta la sua storia in un video , dove si possono vedere anche le testimonianze di suo marito e di sua madre.
“Chiedo a tutti voi di portare avanti questa lotta” scrive Brittany sul suo sito, e per quanto non sia la prima che si batte per questa causa, è senza dubbio la “testimonial più fotogenica” che l’eutanasia abbia mai avuto. Il suo video commuove, questa ragazza energica, dal viso dolce, riesce a fare arrivare il suo messaggio a persone che mai si erano interessate prima a questo argomento, riesce a comunicare il suo messaggio, grazie anche alla sua giovane età, a tutte le generazioni, trasformando quello che prima sembra un problema da vecchi in un problema che può riguardare tutti.
Brittany mostra nel video le pillole che prenderà il primo novembre, data successiva al compleanno di suo marito, che intende festeggiare per l’ultima volta.
«Voglio che tutti sappiano che nel mio corpo non c’è una sola cellula che vorrebbe suicidarsi. Io vorrei vivere, io vorrei che ci fosse una cura per la mia malattia, ma non c’è», dice Brittany nel video. «Morirò nella camera da letto che io condivido con mio marito, con mia madre e suo marito vicino, ascoltando la musica che mi piace». Impossibile non commuoversi, impossibile non ammirare il coraggio di questa giovane donna, una donna che ha scelto la morte perché ama troppo la vita.