Stessa richiesta anche da ex n.1 Comitato Lnd Emilia Romagna.
ROMA – Posticipare l’assemblea elettiva federale della Figc, in cui sono in corsa il numero uno uscente Gabriele Gravina e quello della Lega nazionale dilettanti Cosimo Sibilia, in attesa dell’esito del ricorso del Comitato della Lombardia di Lnd. A chiederlo è Alberto Pasquali, candidato al comitato regionale lombardo Lnd uscito battuto dall’ex numero uno federale Carlo Tavecchio, non senza recriminazioni. Ritenendo che quell’assemblea presenti “evidenti profili di nullità in ordine alla procedura elettorale di voto adottata”, Pasquali, assistito dall’avvocato Guido Valori, ha già annunciato di voler ricorrere a tutti i gradi di giudizio, compreso quello al Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni, come ultima istanza.
A quello lombardo, si unisce un altro ricorso, avanzato per lo stesso motivo in merito alle elezioni regionali del Comitato Lnd dell’Emilia Romagna dall’ex presidente Braiati: tutti i gradi di giudizio “non giungeranno prima del 22 febbraio”, data in cui è fissata l’assemblea elettiva della Federcalcio in cui tutte le componenti che avranno diritto al voto dovranno essere rappresentate nella loro piena legittimità delle funzioni. In merito al ricorso presentato da Pasquali, il Tribunale federale nazionale della Figc si è già espresso ritenendolo il 5 febbraio scorso “inammissibile”.
Al centro del contenzioso avanzato da Pasquali, le modalità di voto online con la piattaforma ‘SkyVote’, attraverso alcune presunte irregolarità che andrebbero dal differente numero delle affiliate aventi diritto al voto rispetto a quelle che lo avrebbero successivamente espresso (da 701 si sarebbe passati a 751), fino al ritardo di circa mezz’ora del termine ultimo di voto per la presidenza regionale e l’aver concesso l’accreditamento di nuove società anche durante la votazione in corso. La richiesta di differimento dell’assemblea elettiva della Figc è stata inoltrata, tra gli altri, oltre che al numero uno Gabriele a Gravina, anche al presidente del Coni Giovanni Malagò.
ANSA