di Stefano Caldoro
A Firenze con Matteo Salvini? Il #Sud NO
No, il Sud vero non andrà sabato a #Firenze. Anche se ci unisce il #NO al #referendum. Matteo Salvini si occupi del Nord, parli al suo popolo ed ai dirigenti del centrodestra, esalti, come è giusto, le buone pratiche ed i modelli di governo della Liguria, del Veneto e della Lombardia.
Al #Sud dobbiamo pensarci noi e rappresentare un altro progetto e giocare qui la nostra partita.
Il Sud ha, oggi, un compito nuovo. Deve avere la forza di mettere in campo, più degli altri, merito e competenza, deve affrontare e capire i cambiamenti che verranno. Deve lavorare per unire il Paese ma pretendere con forza pari opportunità. Un giovane, un anziano, una donna del Sud devono avere gli stessi diritti di un giovane, un anziano, una donna del nord. Oggi non è così: un cittadino di Napoli o Bari ha meno risorse su #sanità, #istruzione, #trasporti, asili nido, di un cittadino di Milano o Torino. Le scelte del #Governo, con le sue politiche economiche e con le modifiche alla #Costituzione, aumentano il divario territoriale.
La ‘chiamata alle armi’ di Firenze quindi non può rappresentare anche noi. Ci unisce solo la scelta forte e convinta sul NO al referendum.
Giochiamo qui la nostra partita per vincerla contro chi vuole rappresentare un Sud subalterno che ha anche la faccia dei cacicchi e capipopolo nostrani che agitano problemi e demagogia senza soluzioni.
Bisogna superare il vecchio Sud, quello dei notabili che andavano a Roma con il cappello in mano. Oggi il Sud è l’area più giovane dell’Italia, ha più futuro di altri.
Bisogna liberare una nuova energia, una ‘forza tranquilla’, deve nascere al Sud.
In bocca al lupo a Salvini e alla Lega Nord ma il Sud è dei cittadini del Sud, è il Sud delle idee e delle proposte di cambiamento che nasceranno qui, da noi.