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CALIFORNIA: I DEVASTANTI INCENDI PROVOCANO ALMENO 35 VITTIME MENTRE L’ARIA APPARE INQUINATA

Le autorità locali in California hanno confermato altre tre morti causate dai vasti incendi che da giorni bruciano nello Stato Usa, portando a 35 il bilancio delle vittime. L’ondata di incendi che sta devastano il nord della California, infatti il bilancio delle vittime, era di almeno 35, che in una sola settimana di roghi è diventato il più grande nella storia dello stato. Senza contare i danni ormai non calcolabili  per  le contee di Sonoma e Napa ancora in stato di emergenza. Dagli  incendi che  si sono sviluppati domenica scorsa, la regione è stata investita per diversi giorni consecutivi da ondate di fumo denso, che stanno creando la peggiore qualità dell’aria. La Bay Area, famosa per le severe normative ‘verdi’, ora ha invece una “qualità dell’aria molto malsana con livelli di inquinamento atmosferico senza precedenti“. Pari a quelli di città come Pechino, la capitale cinese tristemente famosa proprio per il suo elevatissimo inquinamento, come ha confermato la Bay Area Air Quality Management District.Molte persone sono state ricoverate al pronto soccorso e per questo le autorità hanno deciso la chiusura delle scuole della zona, chiedendo ai cittadini di indossare le mascherine quando escono in strada. Cancellati anche diversi eventi in programma per il weekend, come la mezza maratona e il festival del fitness a San Francisco, l’Oktoberfest a Walnut Creek. E la Nfl (National Football League) sta monitorando le previsioni per capire se spostare la partita di domenica tra gli Oakland Raiders e i Los Angeles Chargers. Così come i funzionari dell’University of California, Berkeley e Stanford, stanno tenendo d’occhio la qualità dell’aria in previsione delle partite del fine settimana. Oltre al numero delle vittime, che potrebbe salire ancora visto che ci sono centinaia di dispersi, continua ad aumentare anche il numero degli edifici distrutti, ormai migliaia, l’ultimo dato parla di 3.500 ma è sicuramente destinato a peggiorare. “C’è un livello senza precedenti di fumo nell’aria, con particelle che normalmente non vediamo”, ha spiegato il portavoce, Ralph Borrmann. Mentre Sean Raffuse, analista presso il Crocker Nuclear Laboratory dell’Università della California, ha dichiarato a Usa Today che gli incendi hanno causato in soli due giorni l’emissione di circa 10 mila tonnellate di polveri sottili Pm 2,5, una quantità pari a quante ne generano in un anno i 35 milioni di veicoli sulle strade di tutto il Golden State.

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