Milano, città ricca di idee, di business, di eventi internazionali. Città che fa girare l’economia dell’Italia, ricca di innovazione e di lavoro, dove un quarto delle imprese sono artigiane, e dove un terzo degli artigiani arriva dal resto del pianeta . A Milano cresce la mobilità urbana, gli orti urbani con aree verdi che pullulano anche in zone più periferiche. Cambia la domanda: si pensi alla diffusione degli smartphone e al conseguente sviluppo di servizi collegati come le riparazioni poi vi sono gli stranieri che subentrano nei lavori «che gli italiani non vogliono più fare», ciò avviene sempre più nei comparti alimentari (pizzerie, kepbab, ambulanti) o tessile (le sartorie per piccoli interventi di rammendo). Il segretario generale dell’Unione artigiani milanese e brianzola Marco Accornero, si esprime così in merito: «L’aumento dell’incidenza delle imprese straniere nell’ ultimo decennio (+56% dal 2009) è impressionante e risponde alle esigenze della città, ma tra le realtà più dinamiche bisogna sottolineare i nuovi artigiani (designer, grafici e programmatori di app) ed exploit inattesi come quello delle ciclofficine che hanno trainato un settore a lungo in contrazione come l’auto-moto-cicli rispondendo alle nuove abitudini di mobilità urbana». I settori di elettronica e cura del verde crescono a dismisura, infatti sono poco più di 5 mila imprese su 93.400, come spiega il professore di Management della Bicocca, Angelo Di Gregorio «Il dato più interessante è la tenuta nel tempo dei settori artigiani tradizionali che non hanno diminuito il livello dei servizi offerti». Edilizia (25 mila persone), impiantistica (9.600), trasporti (9 mila) e cura della persona (8 mila), vale a dire i quattro primi settori a livello numerico, sono stabili rispetto al 2011 e «contano ancora per oltre la metà del totale» con più di 51 mila iscrizioni”, in più spiega :”L’artigianato è riuscito a resistere anche grazie alle sue alte barriere all’uscita». Tra i settori in calo i trasporti (-7%, ma previsto in recupero vista l’esplosione delle consegne a domicilio), i servizi di pulizia (-25% dovuto alla maggior concentrazione di imprese nel settore) e l’assistenza medica (-16%, i produttori di busti e tutori vittime della concorrenza dei mercati asiatici)”.
Insomma una Milano che non si arresta, che punta alla cura di spazi urbani verdi grazie anche all’aiuto della creatività digitale. una cttà che ogni giorno si reinventa, madre di start app che si sviluppano in seno alla città e che la rendono sempre più moderna e dinamica, agli occhi del mondo.