Nel corso di questa estate, l’Italia è stata divisa in due. A Nord piogge e grandine hanno devastato il territorio e i raccolti, a Sud un caldo afoso ha portato con sé una grande siccità ed incendi.
La notte tra il 24 ed il 25 luglio, Milano è stata invasa da violenti temporali con interruzione di diverse strade e abitanti costretti in casa.
La Sicilia, invece, ha iniziato a bruciare per diverse ore con conseguenze devastanti per il territorio.
Dopo questo insolito clima, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affermato: “Sono stata al telefono con il ministro Musumeci, sapevamo che sarebbe stata la giornata più impegnativa a Nord e Sud. Abbiamo un combinato disposto con nubifragi al Nord, poi gli incendi al Sud con il vento che rende difficile l’utilizzo dei canadair”.
“Una situazione delicata in una condizione climatica imprevedibile. La messa in sicurezza del territorio è una priorità”.
Così è stata definita da Giorgia Meloni la grande crisi climatica che, da qualche anno, sta avendo importanti ripercussioni in Europa.
L’aumento delle temperature, scioglimento dei ghiacciai e conseguente innalzamento del livello del mare, provocano ormai da tempo ondate di caldo seguite da tempeste “tropicali”.
Secondo alcuni studi, l’utilizzo prolungato di combustibili fossili avrebbe fatto salire le temperature europee di 2.5 gradi.
Eppure c’è ancora chi non ci crede, ritenendo questo fenomeno assolutamente normale.
Intanto la crisi coinvolge maggiormente l’economia con raccolti devastati ed enormi danni alle struttura a causa delle forti piogge.
Le misure presentate nel Piano Nazionale e Integrato Energia e Clima (Pniec) non bastano a rispettare gli Accordi di Parigi. La crisi climatica costerà moltissimo al paese.
E’ bene, quindi, aprire gli occhi riguardo la questione, senza nascondersi dietro scuse. La situazione appare critica, ma con il passare degli anni, se non si prenderanno serie misure, peggiorerà notevolmente.