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“CAMORRISTE”: LA SECONDA NUOVA STAGIONE RITORNA SULLO SCHERMO!

Chi? Quanti, quali volti si celano dietro una famiglia camorrista? Siamo abituati a vederne solo i volti maschili, quelli che agiscono, quelli che uccidono. Ma se alzassimo per un attimo quel velo, scopriremmo che sotto c’è altro, esiste un’organizzazione criminale ben strutturata, logica, efficiente nel suo agire,  che alle sue spalle ha un sostegno morale ed affettivo: La Donna.

La propria donna, la donna del boss. Ci riferiamo alle cosidette “camorriste”, protagoniste della docu-serie di Sky, diretta da Paolo Colangeli , dall’omonimo titolo.

La seconda stagione della serie, che andrà in onda il prossimo 17 Novembre sul canale 118 di Sky, è stata presentata a Napoli, presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Per l’occasione erano presenti, Marco Demarco, noto giornalista napoletano e Luciano Brancaccio, ricercatore di sociologia dell’ambiente e del territorio.

“Il mondo della camorra è pieno di angoli, luoghi ancora sconosciuti e noi continuiamo a sapere sempre molto poco, perchè la velocità con cui si adatta e si modifica la camorra e più forte della nostra capacità di poterli capire, e qui in questo documentario io trovo una grande forza nell’elemento femminile che spesso noi non comprendiamo, più forte della “Chanel” della serie Gomorra, cui siamo abituati a vedere” le parole del giornalista Demarco, colgono  l’elemento chiave della serie, che affronta attraverso testimonianze dirette le storie di ex camorriste: alcune hanno deciso di collaborare con la giustizia, rilevando le regole e le dinamiche che avvenivano all’interno dei clan, donne che nella loro debolezza hanno trovato forza, ed hanno avuto il coraggio di ricominciare, riscattandosi da quella vita, malavita. Mentre altre, non hanno voluto farlo e hanno scontato  la propria pena, restando fedeli a quel credo, a quel clan, che per loro significa tutto, anche rischiare la propria vita.

“Il fatto di sapere che è una storia vera, riesce a dare più drammaticità, chi ascolta e guarda viene travolto dalle parole di chi parla, ci commuoviamo ma le temiamo allo stesso tempo” -afferma Demarco-“Viviamo in dei contesti di violenza e non possiamo sottrarci ad essi, non possiamo bendarci gli occhi! Queste donne esistono e sono reali, hanno controllato le piazze di spaccio, preso una pistola in mano e l’hanno usata. Ma la donna è tutto ciò che vuol dire rinascita, la mamma dei nostri figli e una donna non si può sottrarre a questa sua indole naturale, la donna nasce e rinasce mille altre volte ancora” ribadisce Brancaccio.

Patrizia Franzese, Rosa Amato, Anna, Luisa, Giulia, Laura ed Enrica potrebbero sembrare dei nomi comuni, ma non lo sono, sono nomi di donne che  ora vivono in luoghi segreti coperte da una falsa identità e sotto la protezione delle forze dell’ordine. Hanno provato la gloria, trovato il rispetto, assaggiato il potere, ma ora sono qui, lontane da quelle vite che non appertongono più a loro.

Martina Fiorentino

 

 

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