“Sottoscriviamo tutte le parole pronunciate oggi dal presidente della Corte dei Conti e dal Procuratore, contenute nella relazione annuale. Emerge un quadro allarmante delle gestioni pubbliche in Campania sotto il profilo dell’inefficienza, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e soprattutto corruzione. Il 2016 è l’annus horribilis anche per la pubblica amministrazione regionale, altro che casa di vetro”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Trasparenza. “I dati emersi dall’attività di accertamento della Procura della Corte dei Conti – sottolinea Ciarambino – certificano l’assenza di trasparenza nella pubblica amministrazione partendo dai siti istituzionali, alle nomine e proseguendo con le società partecipate”. “Una vera giungla senza regole dove le leggi vengono il più delle volte bypassate con disinvoltura e spregiudicatezza – attacca il capogruppo – lo constatiamo da mesi in Consiglio regionale, siamo il gruppo politico che in assoluto si rivolge di più alla stessa Procura della Corte dei Conti con puntuali segnalazioni, oltre che all’Anac”. “Proprio durante l’ultimo Consiglio regionale abbiamo stigmatizzato e denunciato la ‘pratica’ dei debiti fuori bilancio – sottolinea – c’è una prassi consolidata che riguarda anche gli uffici della Regione di mettere in quel calderone di tutto e di più, con i costi che ricadono sulla collettività”. “Al di là degli slogan propagandistici del presidente De Luca – fa notare Ciarambino – quello delle società partecipate resta il vero buco nero”. “Da tempo il Movimento 5 Stelle ha puntato i riflettori sul ginepraio di società a scatola cinese della Regione Campania – denuncia il capogruppo del M5S – sigle dietro le quali non c’è traccia di trasparenza a partire dagli organigrammi, al personale e alle rendicontazioni”. “Più volte abbiamo fatto richieste di atti e delibere – spiega – ma le società si ostinano a non inviare nulla, spesso trasgredendo la legge”. “Non c’è un controllo sulla gestione, che viene lasciata nelle mani di persone non elette ma scelte dalla politica con criteri alquanto discutibili e per nulla trasparenti – rincara la dose – poi ci sono anomalie gravi come l’aumento delle indennità o le consulenze autossegnate”. “Con una serie di atti stiamo approfondendo, e non lo dico casualmente, – afferma sibillina il capogruppo – la situazione di società nell’orbita della Regione Campania quali Sviluppo Campania, Saps srl e Scabec spa”. “Come gruppo consiliare continueremo a pungolare – conclude Ciarambino – perché la legalità e la trasparenza non si annunciano a favore di telecamera, ma sono pratiche da applicare con rigore alla pubblica amministrazione. E inoltre, come presidente della Commissione Trasparenza, porterò tutte queste questioni all’attenzione della Commissione, che avrà tanto da lavorare”.