“Uno degli obiettivi strategici è quello di ricollocare il sistema produttivo campano nella competizione mondiale dopo anni di crisi. Vogliamo conquistare uno spazio nel mercato non drogato e non assistito, ma tale da reggere su qualità e innovazione tecnologica”. Cosi si è espresso il Presidente della Regione Campania , Vincenzo De Luca , a margine della conferenza stampa sui temi dell’innovazione e del mercato digitale al tavolo con il governatore, l’assessore Valeria Fascione, il presidente di Confindustria Campania Ambrogio Prezioso, i vertici della società Soresa e di Agid.
“ L’obiettivo è quello di estendere su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle aree interne, la banda larga per arginare l’emorragia di giovani talenti. Noi stessi siamo impegnati con lo sportello unico regionale per l’acquisizione dei pareri”. “La piattaforma – ha evidenziato il Presidente della Regione Campania – è un esempio di buona cooperazione tra pubbliche amministrazioni, noi stiamo utilizzando un sistema sviluppato dalla Regione Lombardia, cui abbiamo aggiunto un elemento di creatività campana, creando anche un modulo per favorire l’incontro tra domanda e offerta di innovazione che permette di concludere i contratti. Presentiamo due servizi dentro questo sforzo straordinario per creare lavoro e umanizzare i servizi. Mi interessa anche il mercato elettronico rivolto a Pubblica amministrazione e società’. Il Codice appalti spesso ha prodotto cose che hanno paralizzato l’Italia. E’ necessaria una sburocratizzazione radicale per dare a Comuni e aziende pubbliche la possibilità di accedere al sistema Consip in maniera diretta. Offriamo assistenza alla Soresa che è soggetto e centrale unica appaltante che può essere una macchina da guerra”. Infine , De Luca è ritornato sul tema legato alla Sanità ,sottolineando :“Entro questa estate ci libereremo del debito storico della sanità, in alcuni casi risalgono agli anni ’90 e sono circa 800 milioni di euro.“Abbiamo pubblicato un bando, che scade a febbraio, destinato ai creditori e che riguarda i debiti accumulati fino al 2017, si tratta cioè di crediti che i fornitori vantano nei confronti della Regione dei quali dovremo verificare la fondatezza”