L’amministrazione de Magistris ha ritenuto che il Comune abbia sforato il Patto di stabilità nel 2016 non avendo inserito nel bilancio i 100 milioni che rappresentano il debito con il Cr8 risalente al commissariamento post terremoto del 1981. Mentre il sindaco grida allo scandalo : “Io sto cercando il presidente Gentiloni al telefono, mi auguro di trovarlo oggi. Dovere mettere per colpe non nostre, oltre 100mln nel bilancio, per un debito storico del 1981, commissariamento post terremoto, e per un debito emergenza rifiuti che abbiamo, tolto significa farci pagare anche la sanzione Paghiamo due volte. Un’ingiustizia clamorosa che apre la strada a una mobilitazione politica, amministrativa e istituzionale senza precedenti”. I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Napoli lo invitano alla responsabilità, affermando: “Non è accettabile una gestione di questa emergenza da parte dell’amministrazione comunale che eluda le sue responsabilità in tutte le vicende della gestione delle politiche di bilancio Le scelte operate e ancor più quelle non attuate, a partire da un’insufficiente capacità di garantire flussi adeguati di entrate proprio attraverso un efficiente servizio di riscossione e una adeguata lotta all’evasione, sono una delle cause non secondarie delle persistenti difficoltà di cassa”. I tagli di trasferimenti e i carichi debitori hanno pesato come una spada di damocle sulle politiche di bilancio, ma è necessario evitare il dissesto: “Per farlo è però necessario che l’amministrazione e il sindaco escano da una logica di contrapposizione e cerchino condivisione e sostegno a livello sociale e istituzionale . La difficoltà attuale va superata con la condivisione e con la disponibilità ad un confronto capace di costruire sintesi necessarie a rivendicare un tavolo con il Governo volto a definire un intervento straordinario, normativo e finanziario, a favore di una città fondamentale per la crescita economica e sociale della regione, del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.