“Dalla Regione Campania nessun segnale di aiuto e di sostegno alle piccole e medie imprese. La sensazione è che si fanno solo chiacchiere e ammuina”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello alla fine dei lavori della riunione della III Commissione Attività produttive che stamane ha ascoltato in audizione il presidente di Sviluppo Campania, società in house della Regione Campania, per la verifica lo stato di attuazione del bando competitività. “C’è una certa incapacità di redigere bandi e dotare di strumenti concreti le imprese campane – sottolinea Saiello – il rilancio dell’economia locale sembra che lo si declina solo a chiacchiere”. “Il bando della competitività finanziato con fondi europei – spiega – doveva consentire alle aziende della Campania di poter usufruire di incentivi e finanziamenti per lo sviluppo, sostenere l’innovazione finalizzato ad acquisire più competitività sul mercato”. “Ciò che poteva essere un’opportunità in realtà – aggiunge Saiello – si è trasformata in qualcosa a cui la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese in Campania non potranno neppure accedere”. “La partecipazione al bando della competitività infatti – fa notare il consigliere – è subordinata alla stipula di un titolo di garanzia (polizza di fideiussione), titolo però a cui non possono far fronte tutte le imprese, proprio per questione finanziarie”. “Il dirigente di Sviluppo Campania ci ha informato – specifica l’esponente del M5S – che su 420 domande pervenute solo 56 sarebbero le imprese dotate di tale capacità finanziaria”. “Chiediamo discontinuità e segnali immediati alla Regione Campania sul tema del sostegno alle imprese – conclude Saiello – il Movimento 5 Stelle già grazie al Microcredito ha fatto sorgere circa 3mila nuove piccole e medie imprese in Italia, prova che se si vuole le cose si fanno”.