“La politica, le istituzioni non possono restare indifferenti alle parole pronunciate dal procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Franco Roberti nel corso dei lavori di presentazione della Relazione 2016 della Dna quando sostiene che ‘se non si occupano gli spazi che riempivano i vecchi capi, la camorra torna’. Lo dice Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione anticamorra che aggiunge: “E’ un’analisi amara che è solo una constatazione dei fatti – sottolinea Viglione – infatti, a fronte di una importante attività investigativa e repressiva, il più delle volte non c’è un’azione decisa, ferma e lungimirante corrispondente della politica e delle istituzioni”. “Le notizie contenute nella relazione confermano un preoccupante livello d’inquinamento della cosa pubblica e delle attività produttive – evidenzia il consigliere – al fine di ripulire con sofisticate azioni di riciclaggio i soldi della criminalità”. “A ciò va aggiunto un altro elemento – fa notare Viglione – che è la necessità di mettere ai primi posti dell’agenda politica e istituzionale la massima attenzione a quel mondo parallelo fatto di professionisti, imprenditori e politici, i famosi colletti bianchi, collusi con i sistemi criminali”. “Un’attenzione che diventa tanto più alta se si considerano i classici e soprattutto i nuovi trend di infiltrazione mafiosa come il settore del traffico di rifiuti, del cemento, della distribuzione di carburanti e del business dei centri scommesse – conclude Viglione -, elementi sui quali la Campania intesa come politica e istituzioni deve finalmente raccontare una storia in discontinuità”.