“Ci preoccupa la vicenda della Silba Spa, la società che gestisce i centri medici di riabilitazione Villa Alba in Cava de’ Tirreni, Villa Silvia in Roccapiemonte e Gf Montesano in Roccapiemonte da pochi giorni in liquidazione. Ci sono centinaia di posti di lavoro a rischio e oltre 500 degenti affetti da disabilità mentali che si ritrovano senza assistenza”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano che sulla questione ha presentato lo scorso mese una interrogazione e una richiesta di audizione, senza avere alcuna risposta, per approfondire il motivo dei cronici ritardi nei pagamenti dei lavoratori della società Silba Spa che gestisce le tre strutture di riabilitazione nel salernitano. “Registriamo con preoccupazione le accese proteste dei dipendenti della Silba Spa sfociate qualche giorno fa in una manifestazione davanti all’ospedale Loreto Mare – spiega Cammarano – rileviamo che nessuna iniziativa è stata intrapresa dalla Regione Campania almeno per garantire una continuità assistenziale ai pazienti”. “La vicenda è molto complessa – fa notare il consigliere – da più di 6 anni la Spa si caratterizza per significativi ritardi nei pagamenti ai dipendenti che arrivano anche a 4 mesi”. “La struttura è finanziata per il 70 % a carico del servizio sanitario nazionale (Asl) – specifica Cammarano – mentre il restante 30% è a carico dei Comuni”. “I ritardi nei pagamenti sono ormai un elemento endemico – evidenzia il consigliere – i dirigenti, a loro volta, lamentano i mancanti o tardivi pagamenti degli Enti locali”. “Per dirimere parte della vicenda ai tavoli di trattativa – sottolinea – è stato proposto ai dipendenti delle strutture il congelamento delle mensilità e la riduzione dello stipendio mensile al 70 % ovvero la quota parte regolarmente versata dall’Asl. Proposta rinviata al mittente dai lavoratori”. “Ci auguriamo che la vicenda sia affrontata nella Commissione Sanità – conclude Cammarano – potrebbe essere un’occasione per mettere attorno a un tavolo i vari attori della vertenza perché al di là di tutto occorre tutelare i pazienti ed i lavoratori”.