Mancano pochi giorni, ormai, alla chiamata alle urne per la regione Campania, per le elezioni che porteranno al rinnovo della Giunta attualmente presieduta da Stefano Caldoro.
Ultime battute, quindi, di una campagna elettorale intensa, spesso vivace, in cui non sono mancate stoccate tra le diverse fazioni in corsa. In particolar modo, PD e PDL hanno catalizzato l’attenzione dell’elettorato parlando di etica delle politica, candidati impresentabili e voltagabbana.
Dal 2003 membro del Comitato di Alta Sorveglianza del POR Campania, dal 2008 al 2013 Presidente della Comunità Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dal 1993 al 2001, quindi nuovamente dal 2006 al 2015 Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Pino Capasso, rappresentate del Partito Democratico, candidato con De Luca Presidente, è stato ospite del Direttore Samuele Ciambriello, per la rubrica “Regionando”, all’interno della sua trasmissione radiofonica “Dentro i Fatti” su Radio Club 91.
Grande radicamento territoriale, prima di tutto: “Chi si candida per amministrare la regione, viene da una grande esperienza locale, ma c’è bisogno anche di entusiasmo e innovazione se vogliamo rimettere in piedi Napoli e la Campania. Veniamo da cinque anni di immobilismo, lo dicono i dati che testimoniano il fallimento del centro-destra.”
Sostiene, quindi, la sua tesi con i numeri, analizzando, passo dopo passo, le mancanze della Giunta Caldoro: “Oltre 116.000 campani hanno lasciato la nostra regione negli ultimi anni, abbiamo registrato più morti che nuove nascite, questo vuol dire che la gente ha poca fiducia. Con De Luca, uomo del fare, faremo ripartire la nostra regione”.
“Mai più ultimi” è il vostro slogan. Da cosa si riparte per centrare questo obiettivo?
“Dalla sanità. Ci sono liste d’attesa per persone disabili che arrivano fino a tre anni. Dai trasporti: abbiamo dimezzato di circa la metà i passeggeri che trasportavamo nel 2010 con la Vesuviana, la Metropolitana e il trasporto su gomma. A Napoli città, cinque anni fa c’erano 600 automezzi, oggi solo la metà. È un quadro desolante. C’è bisogno della nostra esperienza per rendere più snella la burocrazia e compiere gesti concreti”.
Perché la gente dovrebbe dare fiducia al PD, al partito di Matteo Renzi?
“Perché per la prima volta ci sarebbe una simmetria tra amministrazioni locali e nazionali, perché sulla scia degli interventi di Matteo Renzi, anche noi dobbiamo pensare a fare meno politica e più interventi concreti, conoscendo i problemi del territorio che si andrà ad amministrare”.
Cosa risponde a Angelo Pisani, che accusa: De Luca non è eleggibile, non potrà governare. Si rischiano nuove elezioni?
“Quello che è successo a De Luca non sarebbe mai potuto accadere a Caldoro per la sua inerzia, indolenza e pigrizia. Solo chi fa, come De Luca, può commettere degli errori. Imprecisioni compite per promuovere lo sviluppo del territorio. Noi stiamo andando avanti nel rispetto della legge per tirare fuori la regione Campania dall’immobilismo che l’affligge”.