Stasera, alle ore 21.30 sul canale 91 del digitale terrestre, andrà in onda su Teleprima Caserta l’intervista a Nicola Caputo, candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale di Caserta-Aversa.
Una intervista con tre sedie vuote e senza l’atteso confronto, a causa dell’assenza degli altri candidati – Vilma Moronese (M5S), Giovanna Petrenga (centrodestra) e Antonello Fabrocile (Liberi e Uguali) – che, solo all’ultimo minuto, hanno preferito sottrarsi e declinare l’invito dell’emittente locale.
“Sono molto rammaricato per il mancato confronto – esordisce Caputo – sarebbe stata una occasione utile per dialogare e per mettere in evidenza le rispettive posizioni dei candidati, nel rispetto e nell’interesse dei cittadini. La politica del no a tutti i costi, senza un confronto costruttivo ed un contributo positivo, ci fa tornare al medioevo. Ai miei colleghi avrei fatto domande sul programma, considerato che non li ho mai incontrati nel corso della campagna elettorale e che, anche oggi, si sono sottratti al confronto lasciando le sedie vuote. Fabrocile a parte, è probabile che non conoscano nemmeno questo collegio e le problematiche reali del nostro territorio”.
L’europarlamentare Caputo, tra le altre cose, ha risposto alle domande del giornalista Francesco Marino in tema di legalità e trasparenza.
“Sono principi cardine della mia attività – continua – improntata sin da quando ero consigliere regionale sulla legalità. In qualità di presidente della Commissione Trasparenza della Regione Campania ho lavorato alacremente per tagliare le spese inutili degli Enti pubblici e per razionalizzare le società partecipate, e sono stato autore della prima legge sull’Anagrafe degli eletti, che ha permesso alla Campania di essere la prima Regione in Italia a dotarsi di una normativa sulla trasparenza dei dati”.
In chiusura, l’invito di Nicola Caputo agli elettori di Caserta e provincia.
“Sono stanco di leggere che Caserta è sempre all’ultimo posto nelle classifiche. Questa terra deve risollevarsi e deve avere una precisa strategia di sviluppo. Ho impiegato i primi giorni della mia campagna a studiare il territorio e a confrontarmi con il mondo scientifico e accademico, individuando il percorso da seguire per rilanciare il nostro territorio. Il dibattito di oggi poteva essere una occasione utile per favorire un voto consapevole ma i miei colleghi, evidentemente, preferiscono navigare su internet e copiare i post dei propri leader nazionali piuttosto che dialogare, magari anche in modo critico e acceso, sulla base di proposte concrete. Il 4 marzo – conclude Nicola Caputo – gli elettori sono chiamati a scegliere tra chi ci mette la faccia e chi si sottrae dal confronto”.