Il caso di Alfredo Cospito prosegue.
L’anarchico è stato arrestato e si trova al 41 bis, e da oltre due mesi è in sciopero della fame.
Le manifestazioni non si sono fermate e alcune aziende italiane hanno ricevuto un foglio di minacce dalla Fai.
La lettera con dentro un proiettile sarebbe stata inviata all’Iveco Defence Vehicles a Bolzano, come si legge da ANSA. Nel testo ci sono riferimenti a Cospito e accuse all’azienda sulla produzione di armamenti.
Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione, dichiara: “Sono gravissime e preoccupanti le ennesime minacce provenienti dal mondo anarchico. Dopo essersela presa con politici e uomini delle istituzioni, questa volta la Fai promette addirittura di ‘colpire a morte davanti alla famiglia’ un manager dell’Iveco, per altro azienda a me cara in cui ho lavorato per diversi anni. Parole inaccettabili, che richiedono una condanna unanime senza se e senza ma”.
“Di fronte a chi vuole alimentare un clima di odio e di violenza, riportando le lancette dell’orologio indietro nel tempo agli anni del terrore, lo Stato non arretrerà di un centimetro“, conclude Zangrillo.
Anche Debora Serracchiani del Pd afferma: “Considerate le dichiaraioni recenti del presidente del Consiglio, secondo cui il clima si sta ‘pericolosamente surriscaldando’, qualora vi sia questo attacco allo Stato chiediamo una informativa urgente del ministro Piantedosi affinchè si possa parlamentarizzare una questione che non può essere confinata a qualche giornale o a qualche dichiarazione in modo da accogliere l’appello all’unità lanciato dalla presidente del Consiglio rispetto a quanto avviene”.
La situazione sembra critica e si chiede intervento immediato del governo, considerando anche lo stato di salute di Cospito a più di due mesi dal digiuno.