Durante l’udienza di quest’oggi della corte d’appello d’Assise per decidere le sorti dell’unico imputato dell’omicidio di Yara Gambirasio ovvero Massimo Bossetti, quest’ultimo davanti ai giudici ha continuato a pronunciarsi innocente “Neppure un animale meriterebbe così tanta crudeltà. Poteva essere mia figlia, la figlia di tutti noi. Ve lo giuro, mai diventerò colpevole della mia innocenza. Ve lo giuro, mai diventerò colpevole della mia innocenza”. Queste sono state le parole del muratore lombardo che continua a ritersi innocente tanto che lo stesso confida nei suoi legali per ricevere l’assoluzione del caso o uno sconto di pena. Intanto il presidente Fischetti ha convocato i giudici per la camera di consiglio: Tre le opzioni che la Corte avrà per scriverla: condannare di nuovo Bossetti all’ergastolo (con l’eventuale e ulteriore condanna anche a sei mesi di isolamento per il reato di calunnia ai danni dell’ex collega Massimo Maggioni, come chiede il procuratore generale e la parte civile). Assolverlo. Oppure rimandarlo a giudizio in un processo con una perizia sulla prova del Dna. I difensori hanno infatti provato a introdurre elementi nuovi, compresa una fotografia del campo di Chignolo in cui fui trovato il corpo che metterebbe in dubbio il fatto che il cadavere della tredicenne sia rimasto lì per tre mesi, come ricostruito dall’accusa. Un elemento che aveva causato dure reazioni delle parti civili: “È una foto tarocchissima”, aveva esclamato uno degli avvocati della famiglia Gambirasio, Andrea Pezzotta. Quell’elemento, è ancora “su judice”: la Corte aveva consentito infatti che se ne parlasse in aula, precisando, però, che si riservava di valutarne l’ammissione nel fascicolo che, allo stato, “è quello di primo grado”. Infine lo stesso imputato durante la sentenza aveva speso parole anche per la 13enne Yara “Yara è l’unica vittima di questa immane tragedia. Poteva essere mia figlia o la figlia di tutti voi. Aveva davanti una vita e tanti sogni da realizzare. Neppure un animale meriterebbe una fine così, tanto dolore, tanto accanimento, tanto sadismo. Non oso immaginare il dolore dei familiari di Yara”.