È stato presentato, alla sede di Salerno dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, “Caste e Castighi, il dito nell’occhio” di Samuele Ciambriello edito da Guida. Alla presentazione hanno preso parte: Ermanno Guerra – Assessore alla cultura del Comune di Salerno, Mario Narni Mancinelli e Manuela Maria Siniscalco – docenti dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, il giornalista Alessio De Dominicis (La città di Salerno) e l’attrice Rossella Carella.
Rimbalzando tra sport, politica e cronaca, Samuele Ciambriello esprime posizioni anche fuori dal coro, senza filtri, veraci e nette, senza l’esigenza di piacere a tutti, con la convinzione di fare la cosa giusta, lasciando solo parlare un’unica coscienza libera, la propria. Le parole del Rettore UNINA Gaetano Manfredi, che ha curato la prefazione del volumetto, esprimono chiaramente i concetti trattati nel libro che pur elencando una serie di fatti avvenuti nel corso del 2014, risulta essere estremamente attuale. Un’idea condivisa anche dai relatori della presentazione a Salerno, nel corso della quale sono venute fuori nuove chiavi di lettura e interessanti spunti di riflessione. Il lettore potrebbe chiedersi: “Che senso ha rileggere articoli ‘datati’? E’ l’interrogativo che si è posto l’assessore Ermanno Guerra ricordando che “la rapidità di consumo delle notizie ci fa completamente perdere la genesi delle vicende. In questo libro – ha concluso Guerra – ho rintracciato avvenimenti che avevo rimosso. Rispetto ad un mondo che corre, sedimentare avvenimenti nella nostra mente è un’operazione utile per rileggerli con occhi diversi”.
La professoressa Manuela Maria Siniscalco ha ricordato la poliedricità degli argomenti trattati nel testo . Il libro di Ciambriello – ha dichiarato la Siniscalco – provoca nel lettore il desiderio di un’Italia migliore, dove la meritocrazia sconfigge la crisi. Viviamo in una vita sospesa e questo emerge dagli articoli contenuti nel libro che spesso terminano con un punto di domanda. La carrellata di episodi emozionanti descritti nel libro, richiamano al buon senso e alla consapevolezza politica.
Il libro, descritto dal giornalista Alessio De Dominicis come un testo positivamente leggero, è stato analizzato infine, dal professore Mario Narni Mancinelli in chiave prettamente accademica. Spesso pensiamo di conoscere il nostro interlocutore, ma leggendo i suoi scritti scopriamo aspetti che prima ignoravamo. Leggendo questo libro ho visto Ciambriello sotto una luce differente. L’autore parte da occasioni scaturite da eventi per enfatizzare il suo risentimento morale attraverso aggettivi che costruiscono un’analisi fondata su un’esplicazione lineare e calma. L’autore – ha concluso il Professore Mancinelli – quando scrive lo fa coinvolgendo il lettore con fiducia, fornendo un’argomentazione positiva sulle cose che accadono nel quotidiano.