Resta in corsa la sola Lazio, chiamata oggi al miracolo dopo il 4-1 subito contro il Bayern campione in carica.
Il Real Madrid ha battuto 3-1 l’Atalanta nel ritorno degli ottavi di Champions League giocato allo stadio Alfredo Di Stefano di Madrid e si è qualificato ai quarti. Le reti sono state realizzate da Benzema al 34′ del primo tempo e Sergio Ramos al 15′ della ripresa su rigore. Muriel ha dimezzato lo svantaggio al 38′, ma due minuti dopo Asensio ha ristabilito le distanze. All’andata il Real aveva vinto 1-0.
Troppo Real, Atalanta fuori agli ottavi. Serviva l’impresa all’Atalanta per eliminare il Real e accedere ai quarti di Champions, ricalcando la cavalcata della scorsa stagione, ma la forza e anche la storia dei blancos hanno avuto la meglio, vincendo il ritorno dei quarti per 3-1, nel rispetto del pronostico dopo l’1-0 dell’andata. Gli uomini di Gasperini escono comunque a testa alta dal ‘Di Stefano’, dopo una partita giocata per lunghi tratti alla pari con la corazzata spagnola, che con la sua grande qualità individuale e l’abitudine alle sfide che contano rende ogni duello europeo un sesto grado per chiunque, ma in particolare per le italiane, sconfitte undici volte negli ultimi 12 incroci. A far saltare il banco è però un clamoroso errore di Sportiello che poco dopo la mezz’ora regala su rinvio la palla a Modric che libera Benzema, sul dischetto del rigore per la rete dell’1-0. Un carico da 90 che rende quasi invitabile l’esito della gara. L’idea di Gasperini per sparigliare e carte è di affidarsi ad attacco leggero con il solo Muriel lasciando Zapata in panchina con Ilicic.
In appoggio al colombiano, spazio a Malinovskyi e Pasalic, mentre in difesa Djimsiti viene preferito a Palomino e tra i pali c’è Sportiello. Rispetto all’andata, Zidane ha due importanti pedine in più: capitan Ramos e il bomber Benzema, in forma spaziale, oltre a Valverde a centrocampo. Il Real a ranghi quasi completi tenta di farla da padrone in casa ma l’Atalanta, pur con fatica, grazie ad un inizio aggressivo gli tiene testa e lo stringe attorno alla sua area. Già dopo tre minuti Courtois è chiamato in causa su una conclusione ravvicinata di Gosens, ben imbeccato da Muriel ma incapace di evitare l’intervento del portiere.
La squadra di Gasperini tiene alto il ritmo, ma il Real non si scompone, forte della grande qualità dei suoi giocatori, e quando la pressione cala si butta in avanti. Al 20′ Benzema trova un bel triangolo con Mendy ma al momento del tiro è chiuso da Romero e al 27′ sempre il francese offre un assist a Vinicius Junior che esita un attimo dando il tempo a Djimsiti di stoppare il tiro in scivolata. Niente di clamoroso, comunque, come invece è al 34′ l’errore su rinvio di Sportiello, che regala palla a Modric il quale è veloce a entrare in area e servire Benzema, che non sbaglia quel che è un rigore in movimento. Il sesto gol in Champions dell’attaccante raddoppia di colpo il carico sui bergamaschi e Gasperini, anche se era probabilmente già nei piani, si affida alla fisicità di Zapata nella ripresa togliendo Pasalic.
Nel tentativo di recuperare, l’Atalanta apre spazi pericolosi nelle retrovie dove i blancos si fiondano. Proprio per fermare una di queste folate al 13′ Toloi mette giù Vinícius al limite dell’area e (dopo intervento del VAR) Ramos è freddo dal dischetto per siglare il 2-0. Muriel e Zapata sono comunque vivi e Courtois ha il suo da fare per difendere il vantaggio, dimezzato troppo tardi dal primo con un bel tiro di punizione al 38′. Un miraggio di rimonta che dura un attimo, visto che Asensio al 40′ sigla il 3-1 che vale i quarti per i blancos dopo due anni di delusioni.
Stasera tocca alla Lazio, sarà un flop italiano?
ANSA