È in edicola da oggi, mercoledì 9 dicembre, il nuovo numero di Vanity Fair dedicato ai 20 personaggi italiani più significativi del 2020: alcuni hanno fatto sognare, altri piangere, c’è chi ha dato speranza, chi è stato d’esempio e chi ci ha reso orgogliosi di essere italiani. Per Vanity Fair raccontare i 20 personaggi del 2020 è un modo di ripercorrere un anno senza precedenti celebrando soprattutto chi ha saputo sognare, immaginare e costruire il futuro oltre il presente difficile.
In quest’ottica di impegno e progetti, in copertina ci sono Chiara Ferragni e Fedez: «Abbiamo scelto di dedicare loro la nostra cover per tanti motivi: l’influenza che esercitano, l’impegno che hanno dimostrato, la capacità di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione, la coscienza civile e politica che stanno sviluppando», scrive nel suo editoriale il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti. «La cosa che più mi è rimasta impressa di quanto ci siamo detti con loro (trovate l’intervista video sul nostro sito e quella ancora più bella di Marco Missiroli nel giornale) è una frase di Chiara: “non riesco a stare ferma, ogni giorno devo trovare un’esperienza che faccia imparare qualcosa di nuovo a me e alla mia famiglia. Fede mi prende in giro, lui starebbe in casa, sul divano. Ma poi mi segue. Ed è felice. Ci completiamo. Io completo lui. Lui completa me. E così non stiamo mai fermi. E così impariamo sempre cose nuove”».
Nel 2020, le iniziative promosse dalla coppia sono molteplici: dalla raccolta fondi più importante d’Europa a inizio pandemia (quattro milioni e mezzo di euro destinati a un nuovo reparto Covid dell’Ospedale San Raffaele di Milano) fino alla recente creazione di Scena Unita, un fondo per aiutare i lavoratori del settore della musica e dello spettacolo.
«Credo di poter alzare un po’ l’asticella», racconta Fedez nell’intervista a Vanity Fair. «Mi piacerebbe che i miei figli fossero orgogliosi di ciò che facciamo al di là del nostro lavoro. Voglio far capire che la responsabilità sociale che si ha quando raggiungi certi obiettivi è importante tanto quanto gli obiettivi stessi. Tengo però a non rivendicare la paternità dell’atto della terapia intensiva perché è un puzzle a cui se anche fosse mancato un pezzo non si sarebbe potuto realizzare. Noi siamo stati solo una miccia».
«Siamo stati subito concordi nel voler agire», gli fa eco Chiara, «Federico voleva muoversi nell’immediato, io spingevo per organizzare qualcosa che potesse coinvolgere tante persone dove ci fosse davvero la necessità».
E per il 2021, i loro programmi sono ancora più precisi. Chiara: «Quando ho iniziato con il blog era un mondo molto snob e superficiale, fatto solo di conoscenze, di famiglie. Ora è più giocoso, più ironico e molto più attento alle diversità. Questo cambiamento è avvenuto tantissimo attraverso i social. In questo momento per me è importante la parità di genere. Per esempio, è ancora difficile trovare donne CEO mamme: vorrei far vedere che questo è possibile. Non voglio solo raccontare la mia storia, ma essere un mezzo attraverso cui altre donne possano esprimersi».
Fedez: «Io sto cercando di riqualificare Rozzano, il quartiere dove sono cresciuto. A livello imprenditoriale, durante il lockdown, ho fatto un’operazione con una realtà quotata in borsa vendendo il 51% della mia società: il risultato è che mi sono trovato a lavorare con le banche. La scommessa è far capire a questi mondi così lontani quanto sia fondamentale comunicare il proprio codice etico e le proprie attività filantropiche. È davvero fondamentale».