Lucio Battisti nasceva il 5 Marzo 1943.Oggi avrebbe compiuto 74 anni. Con la sua morte,avvenuta il 9 settembre 1998, la musica italiana diventa sempre piu’ sola, in un denso e assoluto vuoto di idee e e contenuti dei grandi poeti della scuola italiana musicale.. E’ colui che ha ridato slancio alla musica pop-Rock Italica con contenuti armonici e melodici assemblati a testi poetici legati a cori lirici. La collaborazione con Mogol fa il resto, capolavori incastonati nella mente di intere generazioni e duetti televisivi indimenticabili con Mina lo rendono una gemma luccicante nel paradiso musicale italiano; la sensazione contrastante nel suo io di una sfida all’ultimo nervo tra il bene e il male; il bene inteso come la quiete rendita di un capitale sociale che trova conforto e benefici nel vincolo indissolubile di una sfera privata da sempre difesa strenuamente. Il male estremo inteso nella contrastante sfida interiore della luccicante ribalta dei riflettori del mondo dello spettacolo( mai accettata fino in fondo), e al contempo stesso far conoscere la sua musica, i suoi lavori e la sua inquietudine mai sopita, contenuta soprattutto nelle ultime sue opere con il paroliere Panella. Un vero talento musicale capace di sfornare a cavallo degli anni 60-70 capolavori che rimarranno nella mente di tutti noi come Emozioni, Mi ritorni in mente, Eppur mi son scordato di te e tante altre… Era l’epoca post boom economico, Acqua Azzurra Acqua Chiara era da contraltare ai testi impegnati della scuola genovese di Tenco, Paoli e De Andre’, la gente aveva bisogno anche di un po’ di quella leggerezza intellettuale che il duo Mogol-Battisti sapeva cogliere in momenti di sublime spensieratezza; il merito soprattutto di far riassaporare testi e musiche della canzone tradizionale e melodica rilanciandoli e mixandoli con coinvolgimenti del Rithmyn & Blues ed una forte spinta Rock.. Artisti che si sono susseguiti al grande Lucio, pur talentuosi hanno sempre ammesso con onesta’ intellettuale le grandi influenze della sua musica e dei suoi testi nelle loro opere (Ramazzotti, Zucchero, Grignani, Nek , Audio 2 per citarne alcuni), altri in cui se lo sono sognati e ne hanno scritto una canzone come Celentano, contenuta in uno dei suoi album piu’ riusciti (Arcobaleno). Una domanda e’ lecita’ porsi..Nell’epoca della guerriglia dei talent della De Filippi, x Factor, The Voice in cui si fa a gara per esporre la politica del dolore e del proprio storytelling, il riccioluto e impacciato romano catapultato nella guerriglia dei talent e dell’audience, sarebbe mai emerso con quella sua meravigliosa e complicata voce afona intonando a cappella…Tu chiamale se vuoi emozioni..?