ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – “Un paradosso, è come se il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza si occupasse anche dei genitori! Per i dipendenti penitenziari ci sono i sindacati, ci si può iscrivere fino a tre sindacati diversi. Questa commistione tra figure vulnerabili e figure che ne hanno la responsabilità, è qualcosa che non fa bene né agli uni né agli altri. È una soluzione banale”. Così il portavoce nazionale della Conferenza dei garanti dei detenuti, Samuele Ciambriello, su quanto accaduto ad Arezzo, dove il garante dei reclusi si occuperà anche della polizia penitenziaria. Parlando a margine del convegno “Il volto costituzionale del carcere”, a Napoli, Ciambriello – garante dei reclusi in Campania – ha sottolineato le sue perplessità: “E’ grave che nel primo punto della delibera comunale sia scritto che Il garante opera per migliorare le condizioni di vita degli agenti della polizia penitenziaria e di tutto il personale che, a vario titolo, presta la propria attività all’interno delle carceri nonché di inserimento sociale delle persone private della libertà personale; non è solo un ossimoro, è un controsenso e contro tutto ciò che fino ad adesso tutti noi garanti abbiamo svolto”. (ANSA).