“Elezioni Regionali in Campania ormai prossime: 22 liste, 6 candidati presidenti (De Luca, Caldoro, Ciarambino, Vozza, Esposito, Giliberti)”. A enunciare i numeri della corsa alla presidenza della nostra regione è il direttore Samuele Ciambriello, in onda con il suo programma a Radio Club 91 “Dentro i Fatti”, durante il quale intervengono l’Assessore al Turismo e Beni Culturali, Pasquale Sommese e il candidato Presidente del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, alla quale è affidata una prima fotografia della situazione politica attuale.
“Questa non è più politica” – Apre il suo intervento telefonico. – “La vera politica è quella fatta dai cittadini che oggi hanno scelto di rimboccarsi le maniche ed entrare nelle istituzioni, poiché le persone a cui era stato demandato di rappresentarci, hanno fatto tutt’altro che salvaguardare i nostri interessi e quelli della nostra terra. Anzi, hanno favorito loro stessi, gli amici e, nei casi peggiori, anche la criminalità organizzata. È tempo che la politica torni nelle mani dei cittadini onesti, dalla fedina penale pulita, che dopo due mandati tornino a casa. Insomma, tutto il contrario di ciò che ci è stato proposto negli ultimi cinque anni.”
Il suo elettorato, a Napoli e provincia, potrà anche votare per Lei in qualità di consigliere regionale. È giusto? – Domanda Ciambriello.
“Si, è esatto, gli elettori del Movimento 5 Stelle potranno anche scrivere il mio nome. È una ragione di coerenza, in modo che se non dovessi farcela a diventare Presidente della Regione Campania, sarei comunque consigliere. De Luca, cinque anni fa, ha dimostrato, non facendo la mia stessa scelta, di essere interessato a poltrone più importanti. Ad ogni modo, puntiamo al massimo risultato.”
Lei insiste moltissimo sul reddito di cittadinanza per tutti i cittadini bisognosi della Campania. “Una cosa da fare subito”, ha dichiarato. Vincendo o meno, voi del Movimento, avete posto questo punto come prioritario. Perché?
“È una nostra priorità non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Abbiamo finalmente portato questo punto di dibattito nelle Aule del Parlamento. Sembra un sogno che noi promettiamo agli italiani, ma il Reddito di Cittadinanza è un sostengo di dignità, una vera e propria manovra che darebbe ossigeno e rilancio all’intera economia italiana, presente, inoltre, in tutta Europa. Lo slogan “Ce lo chiede l’Europa” deve valere non solo per le tasse che ci penalizzano, ma anche per i diritti. Non appena avremo accesso al bilancio regionale e ci renderemo conto della situazione economica campana, istituiremo il Reddito di Cittadinanza sperimentale a beneficio dei più bisognosi. Dobbiamo restituire dignità alla nostra gente.”
Cosa contesta, principalmente, il Movimento 5 Stelle a De Luca e Caldoro?
De Luca e Caldoro sono, a mio avviso la stessa cosa. Non c’è onestà, De Luca è un condannato in primo grado, le liste di Caldoro, leggo sulla stampa, che sono piene di indagati. Vogliamo che chi amministrerà i soldi pubblici siano persone libere, pulite, oneste. Chi oggi, come i miei competitor, si affida alle lobby di potere, dovrà restituire i favori ricevuti, ciò vuol dire non fare il bene dei cittadini. Sono il “mercato delle vacche” delle alleanze. Chi vota De Luca si ritrova a votare De Mita – che fino a ieri sosteneva Caldoro -, chi Caldoro, vota Mussolini e la ex-moglie di Mastella, condizione paradossale e nauseante.”
Interviene, quindi, in studio, Pasquale Sommese (NCD), assessore uscente, candidato nelle liste di Caldoro, aprendo il suo intervento con una stoccata verso l’ospite che lo ha preceduto ai microfoni: “Auspicherei alla Ciarambino di stare all’interno delle istituzioni per poter constatare effettivamente se ciò di cui parla sia fattibile o meno. Molti dei punti di cui ha parlato sono anche di nostro interesse, ma una sbagliata politica nazionale ha ridotto regioni e comuni in condizioni economiche che, spesso, non garantiscono gli stipendi nemmeno ai dirigenti e agli impiegati delle strutture pubbliche. Ovvio che l’episodio recente che ci riguarda dia fiducia e anche una buona immagine a chi, come la Ciarambino, si presenta per la prima volta alla Regione. Non capisco come De Mita, dopo aver discusso del programma con Caldoro, chiami De Luca e converga nelle sue liste. Probabilmente, il Sindaco di Salerno spera in un grosso contenitore di voti, a mio avviso vuoto. È facile parlare di progetti, programmi, fare promesse quando non si ha contatto con la realtà.
Le parole confondono i fatti convincono, noi veniamo da una lunga esperienza di governo. Ciò che posso dire, ad ogni modo, da Assessore al Turismo, che tutto ciò che si è fatto per lo sviluppo del territorio, ogni legge a favore della cultura vede in calce la mia firma.”