Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, è intervenuta a radio clun 01 nel corso di Dentro i fatti, trasmissione di approfondimento politico e culturale, condotta da Samuele Ciambriello. Tanti i temi trattati dall’esponente grillino, a partire dall’alluvione dello scorso 15 ottobre che ha colpito Benevento ed il Sannio, dopo la quale i sette consiglieri regionali pentastellati, rinunciando alle loro indennità di carica, hanno recuperato 105000 euro per la ristrutturazione della istituto tecnico Rampone, danneggiato gravemente dalla alluvione.
“Questi sono i nostri fatti – ha dichiarato la Ciarambino. Il movimento cinque stelle è solito fare fatti a tutti i livelli istituzionali in cui esso è presente e dove si tagli sempre gli stipendi. Il movimento cinque stelle, lo fa senza aspettare che venga votata una legge in questo senso. Noi siamo soliti fare quello che diciamo. Il primo atto che abbiamo prodotto dopo il nostro insediamento in consiglio regionale, ha riguardato proprio una proposta di legge per estendere a tutto il consiglio ed a tutti i componenti della giunta, quello che facciamo per noi. Quindi, ridurci lo stipendio, restituire tutto quello che noi consideriamo eccedente, visto e considerato che un consigliere regionale guadagna oltre novemila euro netti al mese, e restituire tutte le indennità di funzione che spettano a chi ricopre un ruolo nelle varie commissioni. Potremmo poi restituire tutte quelle spese che riguardano l’esercizio del mandato, che non vengono effettivamente spese, e che non sono rendicontate con quei famosi scontrini per i quali siamo stati tanto presi in giro. Così facendo, soltanto in sette, e soltanto dopo quattro mesi dall’inizio del nostro mandato, noi abbiamo messo da parte oltre 105000 euro e li abbiamo “restituiti” e non “donati”, ai legittimi proprietari. Purtroppo questo nostro atto, è coinciso con la tragedia che ha colpito Benevento e l’intera provincia, ma è stato per noi naturale indirizzare questi soldi per ristrutturare un istituto importante di Benevento. Abbiamo scelto una scuola, innanzitutto perché aiutare una scuola equivale ad aiutare tutti, ma soprattutto perché consideriamo che in questo momento in cui l’unica cosa che la politica sa fare è mettere delle pezze alle emergenze, investire sulla scuola è un gesto rivoluzionario. Noi abbiamo restituito questi soldi ad un Istituto tecnico che è una eccellenza educativa, perché dotato di attrezzature all’avanguardia per sviluppare nuove tecnologie. Noi dunque, ricompreremo quelle attrezzature che hanno fatto di quella scuola un’eccellenza e stiamo restituendo così una prospettiva di futuro ai nostri giovani”.
Capitolo elezioni comunali di Napoli. A riguardo, la Ciarambino non ha avuto dubbi.
“Siamo coerenti con noi stessi. In tutte le istituzioni dove siamo presenti, il Movimento cinque stelle non fa alleanze. D’altra parte, siamo nati per modificare un sistema: come potremmo mai allearci con chi fa parte di quel sistema? Il Movimento cinque stelle, a Napoli, come in tutti i comuni dove si voterà, unitamente alle elezioni nazionali ed europee, non farà alleanze. E’ bene che il sindaco De Magistris sappia che non ci alleeremo affatto con lui. A Napoli, correremo con un’unica lista, cercando di restituire finalmente il governo della città ai cittadini, attraverso un sindaco ed una giunta del movimento cinque stelle. Stiamo lavorando al programma. Noi lavoriamo ad un progetto, tanto è vero che ogni settimana, in vari punti della città, si svolgono incontri tra attivisti aperti anche a tutti quei cittadini che vogliono contribuire a costruire una visione nuova per la città di Napoli. Dopo che avremo ultimato questo lavoro, sceglieremo nella maniera più partecipata possibile, i nomi delle persone che andranno a comporre la lista del Movimento Cinque stelle”.
Quale, dunque il profilo del candidato sindaco per il comune di Napoli? Anche su questo, la Ciarambino non è sembrata avere dubbi.
“Il profilo del nostro candidato, corrisponderà ad una persona che crede nei nostri valori e che da tempo lavora sul territorio per cambiare le cose. Voglio però ribadire una cosa: non sarà scelto tra i nostri parlamentari, che sono legati al vincolo di mandato, come ribadito nel nostro statuto. Ognuno rimane lì dove è a fare il proprio lavoro, per il quale è stato eletto dai cittadini. I big ed i salvatori della patria non appartengono alle nostre corde e da sempre sono risultati fallimentari e dannosi”.
Chiusura dedicata alle iniziative che il Movimento sta portando avanti in consiglio regionale.
“Stiamo facendo una battaglia contro il tentativo di modifica dello statuto e del regolamento in un senso iperpresidenzialista. Si vogliono imbavagliare non solo le opposizioni ma mi vuole sminuire il ruolo del consiglio a tutto vantaggio del presidente di regione che diventa il RE della regione. Ci opporremo strenuamente, a questo svilimento della democrazia che è perfettamente rispondente a quello che purtroppo sta accadendo in parlamento, dove si sta cercando di far contare sempre meno i cittadini. Il consiglio regionale è l’unico organo democraticamente eletto che rappresenta la voce dei cittadini. La giunta è nominata dal presidente, per questo piuttosto che sminuire il ruolo del consiglio, noi punteremo a rafforzare il ruolo dello stesso”.