Il libro di Antonella Leardi, scritto dalla giornalista Rai di “Porta a Porta” Vittoriana Abate, edito da Graus Editore, sarà presentato il oggi alle ore 17.00 presso l’Antisala dei Baroni del Comune di Napoli al Maschio Angioino.
Alla presentazione del libro interverranno: Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli; Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania; Aurelio De Laurentiis, Presidente SSC Napoli; Vittoriana Abate, giornalista Rai di Porta a Porta; Angelo Pisani, Presidente VIII Municipalità. Introdurrà Giuliana Covella, giornalista. Letture di Barbara De Rossi, attrice.
Sono attesi, inoltre, Gioacchino Alfano, Sottosegretario di Stato alla Difesa; Vincenzo Cuomo, Senatore; Gerarda Pantalone, Prefetto di Napoli; Guido Marino, Questore di Napoli; Vito Torre, Presidente U.I.L.D.M.
Saranno presenti, tra gli altri, gli artisti Alessandro Bolide, Lucio Ciotola, Gianluca di Gennaro, Lino D’Angiò, Gigi Finizio, Ida Rendano, Roberto Merola e vari esponenti del mondo dello sport tra i quali Hugo Maradona, Amaurys Pérez, Patrizio Oliva, Franco Porzio, Pino Taglialatela e i giornalisti Ivan Zazzaroni, Gianfranco Coppola, Walter De Maggio.
Il libro racconta i durissimi momenti dell’accettazione delle conseguenze di un episodio che ha avuto un epilogo drammatico, ma anche la solidarietà ottenuta, e poi la speranza, di una piccola grande donna, che ha deciso che Ciro, quel Ciro Esposito, deve essere l’icona di un cambiamento, in cui lo sport deve tornare ad essere solo tale, un divertimento. Ciro Vive è la storia di Ciro Esposito dall’infanzia al giorno del drammatico incidente a Roma. I suoi 52 giorni di agonia al Policlinico Gemelli raccontati dalla madre vissuti da tutta la famiglia. Con le interviste alla madre, ai familiari, alla fidanzata e agli amici che raccontano la sua vita ed il suo dramma da diverse angolazioni.
Antonella Leardi continua a diffondere il suo messaggio d’amore attraverso il tour di presentazioni di questo libro testimonianza. Un incontro importante quello che si terrà oggi al Maschio Angioino di Napoli, dopo quasi un anno dal tragico incidente alle porte dello Stadio Olimpico di Roma e a 4 giorni dall’inizio del processo.
La politica, lo sport, la cultura, il giornalismo e lo spettacolo si riuniscono intorno ad Antonella per non dimenticare, dopo la partita di ieri sera alla quale Ciro non sarebbe mai mancato se fosse stato in vita.
Molto profonde le parole di Antonella quando racconta degli ultimi istanti della vita di Ciro: “Io sono stata sempre dentro la sua stanza, invece mio marito, quando Ciro si è aggravato, è uscito. Si rifiutava di entrare perché non riusciva a vedere il figlio in quello stato agonizzante. Ad un certo punto mi imposi. Quando è entrato, gli ho detto: ‘Gianni, vedi che Ciro ci sta lasciando’. Lui non voleva proprio accettarlo. Diceva che Dio era cattivo perché gli aveva fatto credere che Ciro si sarebbe salvato. Fino all’ultimo ha sperato in un miracolo. Dopo aver parlato con me si mise in un angolo e non volle né parlare né vedere nessuno. Fumava soltanto. Io praticamente ho aspettato, come quando l’ho partorito. Ho aspettato che se lo riprendesse chi me lo aveva donato. Fino alla fine”. Ma di Ciro resta il ricordo della sua passione: il calcio. “Diciamo che dovrebbe essere uno sport. Dovrebbe produrre gioia e divertimento. Guardando un video in cui Ciro intonava cori del Napoli, mezzo assonnato, felice e di ritorno da una partita, io quella gioia la vedo ancora. Oggi guardo il calcio con gli occhi di Ciro. Certo, c’è anche del marcio in questo mondo, ma c’è anche molto di buono. Ne sono convinta. Sono necessari sicuramente dei cambiamenti, ma questo non è di mia competenza. Io posso solo portare la mia testimonianza, che non è una testimonianza di odio, ma di pace”.