«La ricostruzione di Città della Scienza si farà secondo quanto previsto dall’accordo di programma che è frutto di un percorso condiviso con le istituzioni competenti». Lo ha detto il presidente di Città della Scienza Vittorio Silvestrini in occasione della chiusura della prima fase del concorso internazionale per la progettazione di Città della Scienza. Silvestrini, riferendosi anche alle polemiche sollevate nei giorni scorsi da un gruppo di architetti e ingegneri che hanno chiesto di bloccare il bando, ha spiegato: «Tutti i vincoli sono concordati con il Comune che è titolato a farlo. È chiaro che ci saranno discussioni, ma ci sono le condizioni costruite con pazienza e spirito di collaborazione. L’edificio era già in certa misura in deroga al piano regolatore, ma quando si è in presenza di opere di rilevanza pubblica, condivise da istituzioni locali e nazionali, la legge individua possibilità di andare in deroga, di introdurre varianti agli strumenti urbanistici». Può procedere quindi il cronoprogramma per la ricostruzione dell’edificio di Città della Scienza distrutto dall’incendio del 4 marzo 2013 per la quale si prevede l’ultimazione «entro due anni e mezzo», ha annunciato il consigliere delegato di Città della Scienza Vincenzo Lipardi. «Siamo finalmente – ha aggiunto il presidente Vittorio Silvestrini – in pista su un percorso definito e condiviso con le istituzioni che ci porterà alla ricostruzione. Ci mettiamo la faccia e rispetteremo i tempi e i costi concordati».
Nei giorni scorsi i vertici dell’istituzione scientifica hanno fatto il punto sul processo di ricostruzione che ha chiuso il suo primo step con la scadenza del bando di progettazione internazionale. «Il bando era partito il 12 novembre e si è chiuso il 20 gennaio. Abbiamo ricevuto – ha spiegato ancora Lipardi – 98 proposte che sono state archiviate in forma anonima». Proposte arrivate da tutta Italia ed Europa ma anche da Usa, Giappone e Cina. Ora una commissione di esperti valuterà i progetti e ne sceglierà 15 che accederanno alla fase finale del concorso. Al bando hanno partecipato grandi studi, ma anche architetti e ingegneri giovani. Le 15 idee selezionate avranno 70 giorni di tempo per presentare il progetto definitivo ed entro giugno 2015 la commissione deciderà la graduatoria. «In autunno – ha aggiunto il consigliere delegato – sarà elaborato un nuovo accordo di programma-quadro». Questo nuovo accordo prevede anche la licenza di costruzione. «Come passo successivo – ha concluso – si farà il bando per gli appalti che dovrebbe durare circa sei mesi. Dall’avvio del cantiere, comunque, ci siamo dati un tempo di dodici mesi per ricostruire e quindi finiremo nei prossimi due anni per una spesa complessiva di 34 milioni di euro».