Ecco cosa succede martedì 8 novembre (e mercoledì mattina)
A grandi linee la giornata elettorale potrebbe svolgersi così.
A mezzanotte ora locale (le 6 del mattino in Italia) si conosceranno i risultati della prima votazione del Paese, presumibilmente quella di Dixville Notch, in New Hampshire: gli elettori della cittadina (una decina) si riuniranno a mezzanotte in un albergo per votare. Quando tutti avranno votato, i voti verranno scrutinati e verrà annunciato il risultato. Alle sei ora locale (mezzogiorno in Italia) inizieranno le votazioni vere e proprie, partendo dagli stati della East Coast. Alle 18 locali (mezzanotte in Italia) inizieranno a chiudere i primi seggi in Indiana e Kentucky. Alle 19 locali (l’una di notte in Italia) cominceranno ad essere “chiamati” gli Stati, ovvero cominceranno ad essere assegnati i primi voti elettorali (probabilmente Indiana e Kentucky a Trump, Vermont a Clinton). Tra le 20 e le 22 ora locale (le 2 e le 4 in Italia) potremmo esserci già fatti un’idea di come stiano andando le cose: se Trump avrà preso Stati nel New England (soprattutto la Pensylvania) le cose si sarebbero messe male per Clinton. Alle 23 locali (le 5 del mattino in Italia) uno dei candidati dovrebbe aver superato la soglia magica dei 270 voti: dovrebbero essere arrivati i risultati da alcuni degli Stati in bilico, in particolare Ohio, Virginia, North Carolina e, se tutto va bene, Florida. Se la prima parte della nottata sarà andata senza sorprese per Clinton, Trump avrà bisogno di vincere almeno tre di questi Stati per rimanere a galla. Intorno a mezzanotte (le 6 in Italia) dovrebbero avvenire i discorsi di concessione e di vittoria dei due candidati nel caso di elezione al photofinish.