Si apre nel PD,nel primo giorno di lavoro del nuovo Consiglio comunale di Napoli,una polemica interna:affondo di Diego Venanzoni,primo dei non eletti al comune,contro Valeria Valente. Addirittura tramite un avvocato chiede all’onorevole Valente :”di rispettare le regole del partito,quelle nazionali e regionali .Si violano due norme l’articolo 21 dello Statuto nazionale e l’articolo 27 di quello regionale.” Insomma Valente secondo Venanzoni ha l’obbligo di dimettersi o da deputato o da consigliere comunale di Napoli.
La questione è politica e va oltre i codici di autoregolamentazione che si è dato il PD. Per Venanzoni.” Valeria,comune o Camera,rispetti le regole.”
Valente lo aveva annunciato il giorno dopo le elezioni amministrative dello scorso 5 giugno. Lo ha confermato ieri nel corso della prima seduta del Consiglio comunale di Napoli, svoltosi alla Sala dei Baroni, al Maschio Angioino. La parlamentare del Pd e neo consigliere comunale Valeria Valente (Pd) rimarrà in Consiglio comunale a Napoli. “Sì, resto in consiglio comunale, è un impegno che ho preso con gli elettori che hanno bocciato la mia candidatura a sindaco, ma mi hanno chiesto di restare in Consiglio”. Una conferma anche in ragione del fatto, che la doppia carica, consigliere comunale e deputata sono compatibili e “credo che riuscire a fare la parlamentare stando in Consiglio significa – ribadisce – dare una mano alla città. Ho rifiutato qualsiasi tipo di compenso dal Consiglio, quindi non è una questione di indennità”. Inoltre Valente, che ricoprirà anche la carica di capogruppo del Pd, detta la rotta dell’opposizione: “Riconosciamo il risultato, ma per lui nessuno sconto, incalzeremo guardando esclusivamente gli interessi della città. Così – conclude – ricostruiamo anche la politica del Pd e del centrosinistra in città”. A lei già in questi giorni il compito di unificare il fronte anti De Magistris e di dialogare con il versante del centrodestra conducendo anche trattative con Mara Carfagna.
