Cultura

“Comunico dunque sono”: presentazione al Campania Libri Festival

Si è tenuta la presentazione del libro “Comunico dunque sono“, pubblicato da Guida Editori, del garante campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello.

L’evento, svolto presso l’Arena Rai, al Campania Libri  Festival nel Palazzo Reale a Napoli, ha visto la partecipazione di alcuni ospiti. La scrittrice Maria Rosaria Selo, Mimmo Falco, Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e Carola Barbato, Presidente CORECOM- Comitato Regionale per le Comunicazioni.

Samuele Ciambriello ha aperto la presentazione: “Noi dovremmo cominciare a valorizzare il tempo visto che viviamo d’istinti e d’istanti.

Carola Barbato parte proprio dal titolo del testo in riferimento al “Cogito ergo sum” cartesiano, e spiega: “Provo ad imbastire qui con voi un sillogismo. Come sarà definita la contemporaneità? La contemporaneità nei libri di testo sarà descritta come l’epoca della rivoluzione digitale“.

Siamo ad una svolta che porta con se anche delle scorie“- racconta Barbato – “Ormai sappiamo tutti cosa siano le Fake news, notizie mendaci che entrano a ledere e mortificare la dignità dell’individuo“.

La presidente crede, però, nell’importanza del progresso, infatti afferma: “L’impatto che ha avuto il telegrafo, telefono, la radio e l’avvento della televisione, stigmatizzata ad elemento demoniaco, ma ricordiamocelo che ha posto un argine preciso all’analfabetismo“.

Recupero Machiavelli per dire che quando si guarda occhi negli occhi la verità effettuata, anche col progresso ti ci metti al passo“, conclude fiduciosa Barbato.

Prossima a prendere parola è stata la scrittrice Maria Rosaria Selo: “Come scrittrice, ovviamente, la comunicazione è il principio di ogni cosa“.

Quello che mi ha colpito è la comunicazione non verbale. Il corpo non mente mai, come dice la Maurone nel libro“.

Riprende poi vari esempi di linguaggio dei gesti come il fischio in fabbrica o la gestualità nelle carceri.

La scrittrice, successivamente, ha posto una domanda al garante Samuele Ciambriello riguardo la scarsa comunicazione tra giovani ed adulti chiedendo il perché di tale fenomeno.

La nostra generazione giocava perdendosi nel gioco”.– risponde Ciambriello- “Se vuoi dimostrare ad una persona che ci tieni, o vivi con lei o lui una relazione, regalagli il tempo, perchè quel tempo non torna mai più”.

Ultimo ad intervenire è stato Mimmo Falco, Vice Presidente dell’Ordine del Giornalisti in Campania: “Il più grande comunicatore della storia, quello che ha lasciato un’impronta in Occidente, non ha scritto una parola, si chiama Gesù Cristo“.

Per avere la capacità di essere comunicatori bisogna parlare con il cuore“, il pensiero di Falco.

Oggi i social bruciano la notizia perché non danno comunicazione, danno false comunicazioni, notizie che non appassionano la mente, non appassionano l’anima“. “Noi vogliamo vivere in un mondo che ci creiamo noi stessi“, conclude il Vicepresidente.

Samuele Ciambriello ha poi ripreso la parola per completare la presentazione e lo ha fatto citando una frase di Émile Zola: “Siamo come libri, la maggior parte delle persone vede solo la nostra copertina, la minoranza legge solo l’introduzione, molte persone credono ai critici, pochi conosceranno il nostro contenuto”, mi auguro che non sia così per il mio libro”.

 

 

 

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