Lunedì 23 febbraio l’Istituto per gli Studi Filosofici ospiterà un convegno dal titolo “Con Francesco per riscoprire la speranza”. L’incontro sarà più un seminario di studi per riflettere sulla venuta del Papa, che il prossimo 21 marzo arriverà a Napoli. Un arrivo che non sono solo le comunità ecclesiastiche ad attendere. Papa Francesco, infatti, ha già ribadito che durante la sua visita, starà accanto ai più bisognosi. E così dopo essere stato a Pompei, andrà a Scampia e pranzerà anche con i carcerati e terrà, infine, una messa a Piazza Plebiscito, con un palco che sarà montato per l’occasione. Sulla scia di quello, che da sempre è il suo messaggio, anche a Napoli farà il Papa “di strada”. La volontà di Francesco è quella di far uscire la Chiesa dagli edifici che la ospitano e portarla tra la gente, tra le persone che più hanno bisogno della fede.
Il convegno vuole essere una riflessione a più voci, una tavola rotonda, dove esperti e studiosi del mondo cattolico si confronteranno su quest’evento tanto atteso, l’arrivo di Francesco a Napoli. Molti i relatori presenti, introdurrà il dibattito, il dottor Lucio Pirillo, Direttore del Portale Mondo Cattolico Napoli. Prenderanno la parola, il professor Domenico Marafioti, Preside della Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, poi l’Assessore alla Cultura Comune di Napoli, Nino Daniele, Padre Vincenzo Sibilio, parroco Chiesa Gesù e Superiore comunità Padre Gesuiti e il professor Pasquale Colella, Direttore della rivista “Il Tetto”. A moderare ci sarà padre Domenico Pizzuti, gesuita e sociologo, che da sempre è attivo al fianco delle persone meno fortunate. Prete convinto, da ancor prima dell’arrivo di Papa Francesco, che la Chiesa dovesse uscire fuori dai rigidi schemi ecclesiastici, per diffondere il suo messaggio di fede. Padre Pizzuti, infatti, seppur contento dell’arrivo del Papa a Napoli, ha raccontato che questa spettacolarizzazione mediatica, potrebbe mettere in secondo piano la reale parola di speranza, che la venuta del Papa vuole dare.
«Io credo che per capire il senso di questa visita, si tratta di dire chiaramente che il Papa venga a trovare i suoi amici delle comunità cristiane, viene a visitare la città e, si farà carico dei problemi della Chiesa e di questa città. Anche la messa che si terrà a Piazza Plebiscito, mi sembra un’esagerazione, la messa non è uno spettacolo, i media stanno parlando di allestimenti sfacciatamente sfarzosi, ma la messa è qualcosa di più importante. Spettacolarizzazione e trionfalismo ecclesiastico, quando la realtà è un uomo del signore, è un fratello che viene a visitare una città», queste le sue parole.
Padre Pizzuti ha poi spiegato, che sebbene ci sia la speranza, l’arrivo di Francesco a Napoli non romperà l’immobilismo, che da anni perdura in questa città: «Io credo che non sia tanto il fatto che lui venga a visitare i carcerati, che incontrerà i giovani, i preti. La cosa più rivoluzionaria è che lui viene a confar mera il suo messaggio di una Chiesa attiva, a vivere una fede che non sia solo culturale, il messaggio deve essere di speranza. Napoli però è rimasta immobile, la venuta del Papa non cambierà questa situazione, ma c’è la speranza. Con l’arrivo del Papa la speranza è che possa essere lanciato un messaggio. Questo Papa vuole portare la Chiesa fuori dagli edifici, ma la Chiesa locale è ancora distante anni luce dalla filosofia».
L’incontro di lunedì sarà sicuramente un’occasione per discutere di tante cose, dei problemi di Napoli ma anche e soprattutto della speranza, che è la fede a infondere, che porterà l’arrivo di un personaggio tanto amato, anche dal mondo laico, come Papa Francesco.