“E’ inaccettabile. Fa molta rabbia ciò che sta emergendo“. Così si è espressa il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, sulle indagini partite da Firenze sui concorsi truccati all’Università, aggiungendo che: “Per la prima volta da sei mesi stiamo lavorando con l’Anac per inserire l’università in uno specifico focus del piano anticorruzione e stiamo completando questo lavoro. Entro ottobre avremo questa normativa che ovviamente mette al centro il fatto di rendere più trasparenti i concorsi universitari, verificare, quindi togliere ogni area di opacità e zone d’ombra e affrontare in modo molto serio, rigoroso e trasparente ogni parte del funzionamento dell’Università“.Per Fedeli si dovrà avere: “avere una specifica sezione che mette in regola cosa significa la trasparenza, come si fanno i concorsi, vuol dire già assumere uno strumento che poi le università nella loro autonomia ovviamente adotteranno. Credo sia un atto importante – ha concluso . Nel momento in cui lo si assume diventa vincolante per le Università“. Lo ricordiamo, sette professori avrebbero indotto un ricercatore dell’Università di Firenze a ritirare la propria domanda di partecipazione al concorso per l’abilitazione scientifica nazionale all’insegnamento di diritto tributario per favorire un meno titolato candidato. La selezione scientifica funziona così: la commissione che decide se un candidato ha diritto o meno all’abilitazione viene individuata attraverso un sorteggio tra i professori ordinari di tutta Italia che operano in quel preciso settore. per candidarsi occorre avere un curriculum di un certo rispetto e aver soddisfatto determinati criteri e aver pubblicato un numero minimo di articoli scientifici entro un periodo di tempo.