Il giudice Fabrizio Finamore, ha condannato all’ergastolo il 36enne Ciro Guarente, imputato per l’omicidio, avvenuto ad Aversa (Caserta) nel luglio del 2017, dell’attivista gay Vincenzo Ruggiero. Il cadavere fu poi fatto e pezzi e nascosto da Guarente in un garage. Durante la requisitoria del processo svoltosi con rito abbreviato, il sostituto della Procura di Napoli Nord Vittoria Petronella aveva chiesto il massimo della pena. Guarente era reo confesso. La sera del 7 luglio si presentò a casa di Ruggiero ad Aversa e lo ammazzò a colpi di pistola, fece il corpo a pezzi.
Passionale il movente, che oggi porta all’ergastolo del Guarente, per omicidio e occultamento di cadavere, nelle parti in un autolavaggio del quartiere napoletano di Ponticelli.