Giocano la carta della campagna di sensibilizzazione i florovivaisti italiani per uscire da una crisi economica di comparto “scatenata” dal coronavirus. Ha preso infatti il via l’iniziativa “Amati, compra un fiore italiano” con la quale gli operatori intendono “richiamare l’attenzione dei cittadini sul valore e la qualità del florovivaismo Made in Italy”. Con l’invito l’associazione florovivaisti Italiani chiede – spiega una nota – “un gesto di maggiore attenzione e anche di solidarietà nell’acquisto del verde” specificando che “privilegiare il Made in Italy, significa non solo portare a casa prodotti floricoli di qualità, ma anche contribuire alla tenuta di 24 mila aziende del settore e dell’intera filiera, lungo tutta la penisola”.
Per contribuire alla causa viene sottolineato “basta andare nei vivai e garden center, rigorosamente italiani, e scegliere fiori e piante che sull’etichetta di tracciabilità, prevista anche per questo settore dallo scorso dicembre, riportino alla lettera, il codice It”. “La chiusura di mercati e negozi, oltre allo stop di cerimonie civili e religiose-commenta il presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani Aldo Alberto- hanno procurato al florovivaismo perdite per oltre 1 miliardo di euro.
Ad oggi, poco o nulla è stato fatto per un comparto che non aveva mai avuto bisogno di alcun aiuto”. “Nonostante- aggiunge- il Governo abbia chiarito, più volte, che i prodotti del florovivaismo si possono commercializzare e vendere anche al dettaglio ci sono amministrazioni che ancora non applicano le norme per la riapertura. Noi non ci arrendiamo”