Sono in tutto 4 morti ed almeno 525 feriti, 80 dei quali colpiti “da proiettili veri”. Questi i numeri per quanto concerne gli scontri avvenuti al confine di Gaza .
Il Comitato organizzatore – sempre secondo i media palestinesi – ha dichiarato conclusa la ‘Marcia del Ritorno’ di oggi legata alla ‘Giornata per Gerusalemme” Le autorita’ militari israeliane hanno intanto messo in stato di allerta le batterie di difesa Iron Dome nella zona di Israele piu’ vicina a Gaza nel timore che si verifichino lanci di razzi dalla Striscia.
Lo ha riferito la radio militare. In precedenza quell’area era stata proclamata ‘Zona militare’, preclusa cioe’ agli israeliani che non vi risiedono abitualmente.Tra le vittime, una persona ha perso la vita vicino a Khan Jounes nel sud della Striscia e un altro a Jabaliya a nord di Gaza City.
I palestinesi e i loro sostenitori hanno chiesto all’assemblea generale delle Nazioni Unite di convocare una riunione di emergenza in cui si adotti una risoluzione che deplori “l’uso eccessivo della forza” da parte di Israele, in particolare a Gaza. Nella risoluzione si chiede anche di indagare sui recenti episodi di violenza avvenuti nell’area e di garantire la protezione della popolazione civile. L’iniziativa fa seguito al veto posto dagli Stati Uniti il primo giugno scorso su una risoluzione sostenuta dal Kuwait che chiedeva al segretario generale Antonio Guterres di individuare modalità di protezione dei civili palestinesi, incluso un meccanismo di protezione internazionale. L’ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite Riyad Mansour e i rappresentanti arabi e islamici si sono incontrati ieri con il presidente dell’Assmeblea Miroslav Lajcak per chiedere ufficialmente un incontro per votare una risoluzione non vincolante. Mansour ha indicato che l’incontro potrebbe svolgersi mercoledì prossimo.