“I nemici dell’Iran hanno rafforzato l’alleanza per colpire le istituzioni islamiche del Paese durante i recenti incidenti“. Così ha dichiarato la Guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, nel primo intervento dall’inizio delle proteste.
Nove persone sono state vittime nella notte nel corso delle proteste antigovernative in Iran: lo riporta la Tv di Stato del Paese.
Il bilancio delle vittime nei sei giorni di proteste in Iran sale così ad almeno 20. Secondo quanto riportato stamani dalla Tv di Stato, sei dimostranti sono stati uccisi durante un attacco a una stazione di polizia a Qahdarijan. Sono 450 i manifestanti arrestati da sabato scorso, 30 dicembre, per le proteste in Iran. Lo riferisce il vicegovernatore per la sicurezza di Teheran, Ali Ashgar Nasserbakht, citato dall’agenzia semiufficiale iraniana Ilna. Secondo questo bilancio, 200 persone sono state arrestate sabato, 150 domenica e 100 nella giornata di ieri. Le proteste contro il carovita, sfociate poi in manifestazioni antigovernative, sono cominciate giovedì 28 dicembre.Si allargano le proteste antigovernative in Iran ed aumentano anche il numero dei morti e l’intensità della violenza. “Siamo stati in contatto con le autorità iraniane e ci aspettiamo che il diritto a manifestare pacificamente e la libertà di espressione siano garantiti, come conseguenza delle dichiarazioni pubbliche del presidente Rohani”. Appelli simili sono stati lanciati anche dal ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, e dal suo collega tedesco, Sigmar Gabriel. Al quinto giorno di proteste. Rohani ha lanciato un appello all’unità tra “governo, parlamento, giustizia e esercito” per proteggere gli “interessi nazionali” contro quello che è stato chiamato un “piccolo gruppo che grida slogan illegali, insulta la religione e i valori della rivoluzione islamica”.