Un convegno, una full immersion nel mondo della disabilità, nelle oggettive difficoltà vissute ogni giorno da giovani disabili e dalle loro famiglie, ma soprattutto un incontro costruttivo con le innumerevoli associazioni di categoria e con le istituzioni: questo l’oggetto del meeting svoltosi lo scorso 6 maggio moderato da chi scrive.
L’obiettivo era ambizioso, trasversale: coinvolgere le associazioni, la politica, le istituzioni, le famiglie in un dialogo, un confronto dialettico, volto a trovare risposte, soluzioni , per quella categoria di persone, disabili mentali e fisici minorenni, fortemente penalizzate dalle politiche dissennate messe in atto dall’amministrazione uscente.
L’incontro, promosso dal dott: Domenico Di Renzo, presidente dell’associazione Senza Barriere, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti dei disabili, si è svolto in un luogo simbolico: l’Auditorium di Scampia, un luogo periferico della città, dove pullulano associazioni promosse da cittadini costruttivi, per nulla rassegnati ad avere un ruolo marginale nella società, ma ad esserne protagonisti.
Presenti molte famiglie di disabili, ovviamente molto partecipi dei destini dei propri figli, ma soprattutto molto provate dalle infauste ricadute delle recenti leggi sulla qualità della vita dei propri figli, come il decreto 108 del 10/10/14, con cui , di fatto la Regione Campania decideva di non occuparsi più di ben 1528 disabili mentali accolti, fino a quel momento in strutture di semiresidenzialità: una scelta scellerata che violava, di fatto la convenzione Onu per i diritti dei disabili. Il decreto 108, oggetto di discussioni, è stato poi, successivamente, sospeso per effetto della sentenza del tar del 27 maggio 2015 ( 20 giorni dopo il convegno) su sollecitazione di ben 200 famiglie di disabili e l’udienza di merito si terrà il prossimo 23 settembre. La spinosa questione, sollevata da Antonio Marciano ( ora eletto consigliere regionale), e definita come “battaglia di civiltà”, ha visto sollevarsi molte associazioni di categoria in difesa dei diritti dei disabili mentali, che saranno penalizzate anche dagli imminenti tagli previsti per i fondi per la disabilità, che nel 2016 passeranno dagli attuali 400 ad appena 200 milioni di euro,quindi un ulteriore drammatica penalizzazione riservate alle fasce più deboli della società.
Al convegno non si sono sottratti al confronto anche politici come l’Assessore alle politiche sociali Bianca Maria D’angelo e l’on. Enzo Rivellini: entrambi molto disponibili al confronto con una platea forse esacerbata dalla progressiva disattenzione della politica verso i disabili, alcuni dei quali non hanno risparmiato lagnanze e critiche sull’operato dell’amministrazione regionale uscente. L’on. Rivellini, dal canto suo, ha giustamente rivendicato, a nome dell’assessorato, la nascita dell’Osservatorio delle persone con disabilità, istituito, su sua iniziativa lo scorso maggio.
La seconda parte del convegno ha visto la partecipazione di alcuni dei rappresentanti delle associazioni dei disabili, come Daniele Romano, presidente della FISH NapoliOnlus, del dott. Luigi Concilio, addetto stampa dell’avv. Angelo Pisani. Quest’ultimo, in particolare si è soffermato, porgendo i saluti dell’avvocato, assente, su una interessante realtà appena sorta a Scampia: “I boss della comunicazione”, un gruppo di ragazzi che avvicinandosi al mondo circense , s’impegnano in un progetto costruttivo allontanandosi da un contesto difficile.
L’intervento del dott. Rosario Savino, del Centro Sciuti , neuropsichiatra infantile, è stato molto tecnico ed utile per comprendere l’emergenza autismo:è una realtà che coinvolge tutti noi: circa 30 anni fa era infatti autistico 1 bimbo ogni 10000 attualmente il rapporto in Italia è di un bambino autistico ogni 180, mentre i America è di 1 su 80!. Sarebbe quindi opportuno che lo stato e le regioni si occupassero di questa fascia di popolazione.”Attualmente il 99% dei centri sono strutture accreditate e non pubbliche- ha dichiarato il dott. Savino- Il mio centro, il centro Sciuti di Scampia accoglie 5634 utenti , ed ora è in difficoltà: si assiste ad un depotenziamento dei servizi offerti da questa struttura. I minori disabili psichiatrici richiedono maggiori attenzioni e le necessarie terapie ed un personale adeguato richiedono maggiori risorse”.
Interessante anche l’intervento della psicologa musico terapeuta, la dottoressa De Rosa, che presente per circa 25 anni a Scampia, ha denunciato scelte politiche poco mirate e molta demagogia . “L’integrazione – ha dichiarato- è la chiave di tutto”.
Gianni Maddaloni, chiamato ad intervenire sul tema “lo sport come inclusione sociale”, si è dichiarato deluso e forse anche adirato di fronte al colpevole silenzio delle istituzioni: “Sono pronto ad allenare tanti ragazzi disabili nella mia palestra favorendone la socialità ed accrescendone le loro potenzialità fisiche, ma le istituzioni sono assenti e questo appare un triste monologo più che un dialogo”, ha dichiarato.
Ora, a distanza di più di un mese, ad elezioni regionali concluse, ci si augura che un nuovo e costruttivo capitolo abbia inizio per i disabili e che espressioni come “fondo per la disabilità”, “osservatorio sulla salute mentale con funzioni di ispezione e di controllo nei reparti di diagnosi e cura”, non restino lettera morta. Ci si augura che ci siano sufficienti risorse e sufficiente attenzione da parte della politica per garantire a tutti i ragazzi in età scolare per i quali sia necessario, insegnanti di sostegno e supporti informatici, ma ci si augura, soprattutto, che mai più si renda necessario per i giovani disabili psichici il fenomeno della migrazione sanitaria, ovvero quegli onerosi e tristissimi viaggi della speranza che le famiglie sono ora costrette ad affrontare per trovare soluzione ai loro problemi in strutture a pagamento ubicate in altre regioni.