La Giunta ha approvato la delibera “Napoli Riparte”, che contiene misure per limitare la grave crisieconomica provocata dall’emergenza COVID-19 e favorire le condizioni per la rinascita della città.
Nella seduta terminata nella tarda serata, la Giunta de Magistris, riunitasi telematicamente, su proposta del Vicesindaco con delega al Bilancio Enrico Panini, dell’Assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro, Monica Buonanno, dell’Assessore al Commercio ed alle Attività Produttive, Rosaria Galiero, e con la piena sottoscrizione di tutti gli Assessori, ha approvato una delle principali manovre adottate dall’Amministrazione in questo momento di grave emergenza che si accompagnerà agli interventi del Governo.
L’atto di indirizzo, chiamato “Napoli riparte”, che è stato oggetto anche di un lungo confronto alla Conferenza dei Capigruppo allo scopo di promuovere il contributo di tutte le forze consiliari senza distinzione, introduce una serie di azioni che mirano a tamponare l’impatto della crisi sul tessuto produttivo locale e spiega tutte le misure espansive possibili per far riaprire i battenti all’intero sistema produttivo: dai servizi turistici, all’attività alberghiera, alla ristorazione, all’artigianato.
Queste le misure evidenziate da Napoli Today. Esenzione, per l’annualità 2020, del pagamento dei tributi locali da corrispondersi da parte delle attività commerciali, artigiane, culturali e turistiche che si impegnano a mantenere o integrare la forza lavoro preesistente alla chiusura.
– Accordo con il sistema del credito locale a sostegno dei settori produttivi cittadini, con particolare riferimento a quelli che più sfuggono alla formalizzazione della loro attività;
– Apertura di un confronto con le Associazioni dei proprietari immobiliari allo scopo di produrre un contenimento del costo degli affitti sui locali commerciali;
– Riprogrammazione dei fondi strutturali ancora disponibili per destinarli al rilancio delle attività maggiormente colpite;
– Richiesta al Governo di poteri speciali per i Sindaci per velocizzare le procedure di spesa, per avviare le opere infrastrutturali e la riapertura dei cantieri;
– Azione di impulso nei confronti del Governo per: ridurre, per il 2020, la percentuale di determinazione delle quote di accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità; ristorare le perdite subite dalle società partecipate dagli Enti Locali, in particolare le società del Trasporto Pubblico; rinegoziare i Mutui degli Enti Locali; modifica della disciplina legislativa relativa agli enti in predissesto; riduzione del peso della burocrazia su cittadini e imprese.
Si tratta, complessivamente, di un investimento pari a diverse centinaia di milioni.