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Coronavirus, decisioni dure per chi esce senza un motivo valido

Pronta una nuova stretta per far rispettare i divieti introdotti per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Già giorni fa il ministro dell’Interno Lamorgese aveva detto di essere pronta a fare “nuove scelte coraggiose per fermare il virus”. E ora sono in molti a chiedere l’adozione di misure più stringenti perché, stando a quanto denunciano sindaci e governatori, le persone in giro, anche a Milano, sono ancora troppe.

Per questo da ieri il nuovo modulo di autocertificazione prevede che il soggetto fermato debba dichiarare anche di non essere positivo o in quarantena. L’obiettivo è quello di rendere ancora più espliciti gli obblighi e le limitazioni cui sono soggetti gli spostamenti dei cittadini. Chi viola i divieti imposti dalla quarantena commette un reato penale e rischia fino a 12 anni per concorso colposo in epidemia.

Chi invece pur non essendo in quarantena trasgredisce alle regole rischia fino a tre mesi di arresto e un’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale “salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica”.

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