Potrebbero non bastare gli aiuti alimentari che il Governo – attraverso appositi fondi – ha stanziato per tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche da quando è iniziato il ‘lockdown’.
E’ questa la preoccupazione del Comitato Vele di Scampia, che questa mattina ha esposto uno striscione per chiedere il reddito “di quarantena”: “Bisogna rompere il patto di stabilità e creare nuovi posti di lavoro per rimettere in piedi il paese”, fanno sapere dal Comitato vele. “Non vogliamo elemosine ma futuro”. Ecco il comunicato.
Il comunicato del Comitato Vele di Scampia
Questa mattina abbiamo affisso questo striscione per affermare con forza che per i disoccupati, i precari e i lavoratori di Scampia non basta il contributo di un pacco alimentare, che pur con grandi sforzi e generosità tanti volontari del quartiere stanno provando a recapitare in questi giorni. Quello che serve è un reddito di quarantena universale oggi e un lavoro utile e dignitoso non appena questa quarantena forzata sarà conclusa. Non permetteremo mai che le istituzioni e chi dirige oggi il paese possano nascondere le proprie responsabilità dietro la solidarietà di chi oggi si sta mobilitando per provare a far fronte all’emergenza.
Se si rompe il patto di stabilità bisogna romperlo per creare nuovi posti di lavoro per tutte quelle opere necessarie a rimettere in piedi il paese in cui alla crisi economica si è aggiunta la crisi sanitaria. Non vogliamo elemosine, vogliamo futuro. Reddito di quarantena e lavoro utile e dignitoso per tutte e per tutti!