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Coronavirus in famiglia, come proteggersi in casa e prevenire il contagio

Neppure a casa possiamo sentirci completamente al sicuro dal contagio di coronavirus, anzi. In base all’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia costituita da ministero della Salute, Istituto superiore di sanità e Regioni «la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti soprattutto segnalati in ambito domiciliare/familiare». Se è impossibile cancellare il rischio di contagio, si possono tuttavia seguire regole per ridurre le probabilità di infezione.

La prevenzione del contagio tra le mura domestiche inizia ben prima di varcare la porta di casa. Vanno evitati i luoghi affollati. La mascherina, come prescritto dall’ultimo dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), va sempre portata con sé e indossata anche all’aperto, coprendo sia il naso sia la bocca, se non è possibile mantenere in modo continuativo la distanza di sicurezza. Le mani vanno igienizzate spesso e bisogna evitare il più possibile di toccarsi occhi, naso e bocca.

Al rientro a casa, è buona norma togliersi le scarpe. Un suggerimento che vale sempre, non solo contro il coronavirus perché in questo modo si impedisce l’ingresso in casa di microrganismi. Per quanto riguarda vestiti, cappotti, magliette a meno che non si siano frequentati ambienti ad alto rischio (ospedali, case di cura) non è necessario lavare tutto al rientro. Giacche e cappotti vanno sistemati su un appendiabiti (non su divano e letto). Vanno subito lavate le mani in modo accurato.

L’ultimo dpcm chiede di evitare feste in casa e di non ricevere più di sei persone. Di fronte ad amici e conoscenti è facile che cali la soglia di attenzione. In caso di ospiti, è bene invitarli a seguire le regole di igiene al loro ingresso in casa (lavarsi le mani, togliersi le scarpe) e mantenere comunque la distanza interpersonale di almeno un metro. Ovviamente va evitato lo scambio di bicchieri o piatti. Per le chiacchiere dopo cena, meglio rimettersi la mascherina. Non guasta aprire le finestre per aerare il locale periodicamente. Per quanto riguarda l’uso del bagno, è bene mettere a disposizione degli invitati asciugamani dedicati.

Pulizia e la disinfezione sono due cose molto diverse. La pulizia riguarda la rimozione di contaminanti da una superficie. La disinfezione riguarda l’uccisione di agenti patogeni. Per sicurezza andrebbero fatte entrambe le operazioni in modo quotidiano se nell’ambiente entrano ed escono più persone . Prima di tutto vanno pulite le superfici, rimuovendo eventuali contaminanti, polvere o detriti. Si può fare con acqua e sapone (o uno spray detergente) e un asciugamano. Dopo va applicato un disinfettante adatto alla superficie. È dimostrato che il virus muore subito (entro un minuto) dopo una normale disinfezione a base di alcol etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). Particolare attenzione va data al bagno. «Qui possono diffondersi goccioline, con la possibilità di contagio» spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Igiene generale e applicata alla Statale di Milano. Meglio ripassare frequentemente i sanitari con alcol e candeggina, anche dopo l’uso da parte di visitatori

Nonni e parenti con malattie croniche vanno protetti con attenzione ancora maggiore. In caso di infezione da Covid-19 per loro il rischio di complicazioni è più alto. Chi ha molti contatti esterni per motivi di studio e lavoro dovrebbe mantenere le distanze dalle persone fragili e indossare la mascherina in loro presenza, anche se in casa. Meglio evitare baci e abbracci. Quando possibile, sarebbe bene dedicare a loro un bagno, se la casa è condivisa da più familiari. Aiuta la frequente aerazione delle stanze. Chi sa di essere stato in una situazione a rischio dovrebbe evitare di fare visita a nonni o parenti fragili per un paio di settimane.

E se, nonostante le precauzioni, un familiare si infetta? Per evitare di contagiare i parenti dovrebbe rimanere isolato, compatibilmente con le sue condizioni e le necessità di essere assistito. Se condivide l’appartamento con altre persone, deve evitare ogni contatto, dormire da solo e restare in una stanza dedicata da aerare frequentemente, limitare i movimenti in altri spazi della casa dove ci sono altre persone. Se ha necessità di uscire dalla stanza, deve indossare la mascherina chirurgica e mantenere la distanza di almeno un metro. Dovrebbe avere anche un bagno riservato. Se non è disponibile, il bagno va igienizzato dopo l’uso, utilizzando prodotti a base di cloro (candeggina) oppure con alcool al 70 per cento. No alla condivisione di asciugamani o lenzuola. Piatti, bicchieri e posate possono essere lavati con il normale sapone da cucina, mentre i rifiuti prodotti dal contagiato devono essere smaltiti in un doppio sacchetto di plastica.

 

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