I casi di coronavirus a livello mondiale hanno superato la soglia dei due milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato del sito worldometers (Dadax), che partecipa al Progetto Real Time Statistics gestito da un team di ricercatori e sviluppatori internazionale.
Nel complesso, i casi sono ora a quota 2.000.743, mentre il numero dei decessi è salito a 126.776 e quello delle persone guarite a 484.781.
Secondo i dati dell’Af oltre 1 milione di contagi sono in Europa, la metà dei casi registrati in tutto il mondo.
STATI UNITI. Gli Stati Uniti superano i 600.000 casi: sono precisamente 602.989. I morti sono 25.575. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University. Nelle ultime 24 ore nel paese sono state 2.228 le vittime, secondo i dati della John Hopkins University.
GERMANIA. Sono 132.210 i casi di contagio in Germania, stando ai dati divulgati dalla Johns Hopkins University. Il bilancio delle vittime è salito a 3.495, mentre 72.600 sono i pazienti guariti. Il Robert Koch Institut, istituto di riferimento tedesco nella gestione del Covid-19, segnala invece 127.584 contagi (+2.486 rispetto al giorno precedente) e 3.254 vittime (dati aggiornati alla mezzanotte di oggi).
RUSSIA. I casi in Russia sono aumentati di 3.388 unità nel corso delle ultime 24 ore arrivando a toccare quota 24.490. Lo fa sapere la task force nazionale contro l’epidemia nel suo bollettino quotidiano, citato dalla Tass. I casi confermati a Mosca sono saliti a 14.776. I morti sono arrivati a 198, ovvero più 28 in un giorno solo. Il trend si conferma dunque in ascesa
DANIMARCA. Dopo un mese di chiusura per l’emergenza coronavirus, la Danimarca ha riaperto stamattina asili nido, scuole materne ed elementari, primo Paese in Europa a farlo. Restano chiuse le medie e i licei che riapriranno il 10 maggio, ad eccezione degli ultimi due anni di corso. Il rientro in classe avviene seguendo misure di sicurezza sanitaria come la distanza di due metri tra i banchi e la ricreazione a piccoli gruppi. Tuttavia le lezioni sono ricominciate solo nella metà dei comuni danesi e nel 35% degli istituti di Copenaghen, mentre gli altri hanno chiesto più tempo per adeguarsi alle misure in vigore. Tutte le scuole primarie saranno comunque aperte entro il 20 aprile. preoccupati dal rischio di contagio, alcuni genitori hanno lanciato una petizione, che ha raggiunto 18 mila firme, per tenere chiuse le scuole, mentre in molti sceglieranno autonomamente di non mandare i figli tra i banchi. La Danimarca registra circa 6.700 casi di contagio dall’inizio dell’epidemia e 299 vittime.
COREA DEL SUD. La Corea del Sud ha registrato 27 nuovi casi di Covid-19, confermando gli stessi numeri di lunedì: con i 25 di domenica, i contagi sono sotto quota 30 da 3 giorni di fila, ha rilevato il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), secondo cui ci sono altri 3 decessi, a 225. Le infezioni totali si sono portate a 10.591, a fronte di 7.616 guarigioni.Le autorità sanitarie hanno messo in guardia dai rischi legati ai focolai, anche piccoli, rilevabili nelle chiese e negli ospedali. Quanto ai contagi di ritorno, i casi accertati ieri sono stati quattro, tutti accertati agli ingressi di frontiera, facendo salire il totale a 955. Per abbattere le infezioni, il governo di Seul ha deciso di varare rigide misure di distanziamento sociale della durata di 14 giorni, estese di altre due settimane fino al 19 aprile. Nel frattempo, i test effettuati sul contagio sono saliti a 534.552 unità.
CINA. La Cina ha avuto martedì 46 nuovi casi di infezioni da Covid-19, di cui 36 importati e 10 interni, relativi alle province di Heilongjiang (8) e Guangdong (2). La Commissione sanitaria nazionale (Nhc), negli aggiornamenti quotidiani, ha segnalato anche un nuovo decesso nell’Hubei, la provincia epicentro della pandemia, per un totale di 3.342. I casi importati sono saliti a 1.500 unità, di cui 596 risoltisi con la dimissione dagli ospedali dopo la guarizione e 904 ancora in cura, mentre sono 45 pazienti in gravi condizioni. Il totale delle infezioni si è portato a 82.295 unità, mentre il tasso di guarigione è salito al 94,5% grazie alle 77.816 persone che hanno superato il virus. Gli asintomatici accertati ieri sono stati 57, di cui tre importati: il totale è salito a 1.023, di cui 228 provenienti dall’estero, e tutti restano ancora sotto stretta osservazione medica.